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APT-GET(8) | APT | APT-GET(8) |
NOME¶
apt-get - strumento APT per la gestione dei pacchetti, interfaccia a riga di comandoSINOSSI¶
apt-get [-asqdyfmubV]
[-o=stringa_config] [
-c=file_config] [
-t=rilascio_obiettivo] [
-a=architettura] {update | upgrade | dselect-upgrade |
dist-upgrade | install
pacch [{=numero_versione_pacch | /
rilascio_obiettivo}]... | remove pacch... |
purge pacch... |
source pacch [{=numero_versione_pacch | /
rilascio_obiettivo}]... |
build-dep pacch [{=numero_versione_pacch | /
rilascio_obiettivo}]... |
download pacch [{=numero_versione_pacch | /
rilascio_obiettivo}]... | check | clean | autoclean | autoremove |
{-v | --version} | {-h | --help}}
DESCRIZIONE¶
apt-get è lo strumento a riga di comando per gestire pacchetti e può essere considerato il «backend» dell'utente per altri strumenti che usano la libreria APT. Esistono diversi «frontend» per interfaccia, come aptitude(8), synaptic(8) e wajig(1). A meno che non venga fornita l'opzione -h o --help, deve essere presente uno dei comandi seguenti. updateupdate è usato per sincronizzare nuovamente i file
degli indici dei pacchetti dalle loro fonti. Gli indici dei pacchetti
disponibili sono scaricati dalle posizioni specificate in
/etc/apt/sources.list. Per esempio, quando si usa un archivio Debian, questo
comando recupera e analizza i file Packages.gz, in modo da rendere disponibili
informazioni sui pacchetti nuovi e quelli aggiornati. Si dovrebbe sempre fare
un update prima di un upgrade o dist-upgrade. Notare che l'indicatore di
avanzamento globale non è preciso perché è impossibile
conoscere in anticipo la dimensione dei file degli indici dei pacchetti.
upgrade
upgrade è usato per installare le versioni
più recenti di tutti i pacchetti attualmente installati sul sistema,
usando le fonti elencate in /etc/apt/sources.list. I pacchetti attualmente
installati con nuove versioni disponibili sono recuperati e aggiornati; in
nessun caso vengono rimossi pacchetti attualmente installati oppure recuperati
e installati pacchetti che non lo sono già. I pacchetti attualmente
installati che hanno una nuova versione, ma che non possono essere aggiornati
senza cambiare lo stato di installazione di un altro pacchetto, vengono
lasciati alla versione attuale. Deve essere prima effettuato un update in modo
che apt-get sappia se sono disponibili nuove versioni dei
pacchetti.
dist-upgrade
dist-upgrade, oltre ad effettuare le funzioni di upgrade,
gestisce anche in maniera intelligente le modifiche delle dipendenze delle
nuove versioni dei pacchetti; apt-get ha un sistema
«intelligente» di risoluzione dei conflitti e cerca di
aggiornare i pacchetti più importanti a scapito di quelli meno
importanti, se necessario. Il comando dist-upgrade può quindi rimuovere
alcuni pacchetti. Il file /etc/apt/sources.list contiene un elenco di
posizioni da cui recuperare i file di pacchetto desiderati. Vedere anche
apt_preferences(5) per un meccanismo per scavalcare le impostazioni
generali per singoli pacchetti.
dselect-upgrade
dselect-upgrade viene usato insieme a dselect(1),
il frontend tradizionale per i pacchetti di Debian. dselect-upgrade segue i
cambiamenti fatti da dselect(1) al campo Status dei pacchetti
disponibili, ed effettua le azioni necessarie per realizzare tale stato (ad
esempio la rimozione di vecchi pacchetti e l'installazione di nuovi).
install
install è seguito da uno o più pacchetti da
installare o aggiornare. Ogni pacchetto è un nome di pacchetto, non un
nome di file pienamente qualificato (ad esempio, in un sistema Debian,
l'argomento fornito sarebbe apt-utils, non apt-utils_1.0.9.8.4_amd64.deb).
Tutti i pacchetti richiesti dai pacchetti specificati per l'installazione
saranno anch'essi recuperati e installati. Il file /etc/apt/sources.list viene
usato per localizzare i pacchetti desiderati. Se viene aggiunto un segno meno
alla fine del nome di pacchetto (senza spazio), il pacchetto specificato viene
rimosso, se è installato. Analogamente un segno più può
essere usato per specificare un pacchetto da installare. Queste ultime
funzionalità possono essere usate per scavalcare decisioni prese dal
sistema di risoluzione dei conflitti di apt-get.
È possibile selezionare una versione specifica di un pacchetto per
l'installazione scrivendo dopo il nome del pacchetto un segno di uguale e la
versione del pacchetto da selezionare. Ciò farà sì che
venga localizzata e selezionata per l'installazione quella versione. In
alternativa può essere selezionata una distribuzione specifica
scrivendo dopo il nome del pacchetto una sbarra («/») e la
versione della distribuzione o il nome dell'archivio (stable, testing,
unstable).
Entrambi i meccanismi di selezione della versione possono far retrocedere
pacchetti e devono essere usati con cautela.
Questa è l'azione da usare anche quando si desiderano aggiornare uno o
più pacchetti già installati senza aggiornare ogni pacchetto nel
sistema. A differenza dell'azione «upgrade», che aggiorna alla
versione più recente tutti i pacchetti installati,
«install» installa la versione più recente solamente per
i pacchetti specificati. Basta fornire il nome dei pacchetti che si desiderano
aggiornare e, se è disponibile una versione più recente, essa (e
tutte le sue dipendenze come descritto sopra) verrà scaricata e
installata.
Da ultimo, il meccanismo apt_preferences(5) permette di creare una
politica di installazione alternativa per i singoli pacchetti.
Se nessun pacchetto corrisponde all'espressione specificata e questa contiene
uno tra «.», «?» o «*», allora viene
considerata come un'espressione regolare POSIX e viene confrontata con tutti i
nomi di pacchetto nel database. Ogni corrispondenza viene quindi installata (o
rimossa). Notare che la corrispondenza avviene con sottostringhe,
perciò «bass.*» trova corrispondenza con
«quanto-bass» e «bassissimo». Se ciò non
è quello che si desidera, ancorare l'espressione regolare con un
carattere «^» o «$», oppure creare un'espressione
regolare più specifica.
remove
remove è identico a install tranne per il fatto
che i pacchetti sono rimossi invece che installati. Notare che la rimozione di
un pacchetto lascia i suoi file di configurazione nel sistema. Se viene
aggiunto un segno più in fondo al nome del pacchetto (senza spazi in
mezzo), il pacchetto specificato viene installato invece che rimosso.
purge
purge è identico a remove tranne per il fatto che
i pacchetti sono rimossi ed eliminati completamente (viene eliminato anche
ogni file di configurazione).
source
source fa sì che apt-get scarichi i
pacchetti sorgente. APT esaminerà i pacchetti disponibili per decidere
quali pacchetti sorgente scaricare. Poi, se possibile, troverà e
scaricherà nella directory corrente la versione più recente
disponibile di quel pacchetto sorgente rispettando il rilascio predefinito,
impostato con l'opzione APT::Default-Release, l'opzione -t o per i
singoli pacchetti con la sintassi pacch/rilascio.
Il sistema tiene traccia dei pacchetti sorgente in modo separato dai pacchetti
binari, attraverso righe deb-src nel file sources.list(5). Ciò
significa che sarà necessario aggiungere una riga di questo tipo per
ciascun repository da cui si desiderano ottenere sorgenti; in caso contrario
probabilmente si otterrà la versione sorgente sbagliata (troppo vecchia
o troppo nuova) oppure nessuna versione.
Se viene specificata l'opzione --compile allora il pacchetto verrà
compilato in un .deb binario usando dpkg-buildpackage per
l'architettura così come definita dall'opzione
--host-architecture. Se viene usata l'opzione --download-only,
allora il pacchetto sorgente non verrà spacchettato.
Può essere recuperata una specifica versione sorgente facendo seguire al
nome del sorgente un segno uguale e quindi la versione da scaricare, in modo
simile al meccanismo usato per i file di pacchetto. Ciò permette la
corrispondenza esatta con il nome e la versione del pacchetto sorgente,
abilitando implicitamente l'opzione APT::Get::Only-Source.
Notare che i pacchetti sorgente non vengono installati né viene tenuta
traccia di essi nel database di dpkg come per i pacchetti binari; sono
semplicemente scaricati nella directory corrente, come archivi tar dei
sorgenti.
build-dep
build-dep fa sì che apt-get installi o rimuova
pacchetti, nel tentativo di soddisfare le dipendenze di compilazione di un
pacchetto sorgente. In modo predefinito sono soddisfatte le dipendenze per
compilare il pacchetto in modo nativo. Se lo si desidera, è possibile
invece specificare un'architettura ospite con l'opzione
--host-architecture.
check
check è uno strumento diagnostico; aggiorna la
cache dei pacchetti e controlla la presenza di dipendenze non
soddisfatte.
download
download scarica il pacchetto binario specificato nella
directory corrente.
clean
clean ripulisce il repository locale dei file di
pacchetto recuperati. Rimuove tutto da /var/cache/apt/archives/ e
/var/cache/apt/archives/partial/, tranne il file di lock.
autoclean
Come clean, autoclean ripulisce il repository locale dei
file di pacchetto recuperati. La differenza sta nel fatto che rimuove solo i
file di pacchetto che non possono più essere scaricati e sono per lo
più inutili. Questo permette di mantenere una cache per un periodo
lungo senza che cresca fuori controllo. Se l'opzione di configurazione
APT::Clean-Installed è disabilitata, impedisce che vengano eliminati i
pacchetti installati.
autoremove
autoremove viene usato per rimuovere i pacchetti che sono
stati installati automaticamente per soddisfare delle dipendenze per altri
pacchetti e che non sono più necessari.
changelog
changelog scarica il changelog di un pacchetto e lo
visualizza usando sensible-pager. Il nome e la directory di base del
server sono definiti nella variabile APT::Changelogs::Server (ad esempio
packages.debian.org/changelogs[1] per Debian o
changelogs.ubuntu.com/changelogs[2] per Ubuntu). In modo predefinito
visualizza il changelog per la versione che è installata. Tuttavia si
possono specificare le stesse opzioni del comando install.
OPZIONI¶
Tutte le opzioni a riga di comando si possono impostare usando il file di configurazione; le descrizioni indicano l'opzione da impostare. Per le opzioni booleane si può scavalcare il file di configurazione usando qualcosa come -f-, --no-f, -f=no o diverse altre varianti. --no-install-recommendsNon considerare i pacchetti raccomandati come una
dipendenza per l'installazione. Voce di configurazione:
APT::Install-Recommends.
--install-suggests
Considera i pacchetti suggeriti come una dipendenza per
l'installazione. Voce di configurazione:APT::Install-Suggests.
-d, --download-only
Scarica solamente; i file di pacchetto sono solo
recuperati e non spacchettati o installati. Voce di configurazione:
APT::Get::Download-Only.
-f, --fix-broken
Aggiusta; cerca di correggere un sistema che ha
dipendenze non soddisfatte. Questa opzione, quando usata con install o remove,
può omettere qualsiasi pacchetto per permettere ad APT di trovare una
soluzione valida. Se sono specificati dei pacchetti, questi devono risolvere
completamente il problema. L'opzione è a volte necessaria quando si
esegue APT per la prima volta; APT stesso non permette l'esistenza di
pacchetti con dipendenze non soddisfatte in un sistema. È possibile che
la struttura di dipendenze di un sistema sia corrotta a tal punto da
richiedere un intervento manuale (il che di solito significa usare dpkg
--remove per eliminare alcuni dei pacchetti che creano problemi). L'uso di
questa opzione insieme a -m può in alcune situazioni produrre un
errore. Voce di configurazione: APT::Get::Fix-Broken.
-m, --ignore-missing, --fix-missing
Ignora i pacchetti mancanti; se alcuni pacchetti non
possono essere recuperati o fallisce il controllo sulla loro integrità
dopo il recupero (file di pacchetto corrotti), mantiene bloccati tali
pacchetti e gestisce il risultato. L'uso di questa opzione insieme a -f
può produrre un errore in alcune situazioni. Se un pacchetto è
selezionato per l'installazione (particolarmente se è indicato nella
riga di comando) e non può essere scaricato verrà
silenziosamente mantenuto invariato. Voce di configurazione:
APT::Get::Fix-Missing.
--no-download
Disabilita lo scaricamento dei pacchetti. È usato
al meglio con --ignore-missing per forzare APT ad usare solo i .deb che
ha già scaricato. Voce di configurazione: APT::Get::Download.
-q, --quiet
Silenzioso; produce un output adatto alla registrazione,
omettendo gli indicatori di avanzamento. L'uso di più «q»
produce un output più silenzioso fino a un massimo di 2. Si può
anche usare -q=n per impostare il livello di silenziosità a n,
scavalcando il file di configurazione. Notare che il livello di
silenziosità 2 implica -y; non si dovrebbe mai usare -qq senza
un modificatore che non fa azioni come -d, --print-uris o -s, dato che APT
potrebbe decidere di fare qualcosa di inatteso. Voce di configurazione:
quiet.
-s, --simulate, --just-print, --dry-run,
--recon, --no-act
Nessuna azione; effettua una simulazione degli eventi che
si verificherebbero, ma non cambia realmente il sistema. Voce di
configurazione: APT::Get::Simulate.
Le esecuzioni simulate effettuate da un utente disattivano automaticamente il
lock (Debug::NoLocking) e se è impostata l'opzione
APT::Get::Show-User-Simulation-Note (come predefinito), viene anche
visualizzato un messaggio che indica che quella fatta è solo una
simulazione. Le esecuzioni effettuate da root non attivano né NoLocking
né i messaggi: i superutenti dovrebbero sapere ciò che stanno
facendo senza bisogno di ulteriori avvertimenti da apt-get.
Le esecuzioni simulate stampano una serie di righe, ciascuna delle quali
rappresenta un'operazione di dpkg: configurazione (Conf), rimozione
(Remv) o spacchettamento (Inst). Le parentesi quadre indicano i pacchetti
difettosi e le parentesi quadre vuote indicano difetti che non hanno
conseguenze (rari).
-y, --yes, --assume-yes
Rispondi automaticamente «sì» ai
prompt; assume «sì» come risposta a tutti i prompt e
viene eseguito in modo non interattivo. Se si verifica una situazione non
desiderabile, come il cambiamento di un pacchetto bloccato, il tentativo di
installazione di un pacchetto non autenticato o la rimozione di un pacchetto
essenziale, allora apt-get annullerà l'esecuzione. Voce di
configurazione: APT::Get::Assume-Yes.
--assume-no
Rispondi automaticamente «no» a tutti i
prompt. Voce di configurazione: APT::Get::Assume-No.
-u, --show-upgraded
Mostra i pacchetti aggiornati; stampa un elenco di tutti
i pacchetti che devono essere aggiornati. Voce di configurazione:
APT::Get::Show-Upgraded.
-V, --verbose-versions
Mostra la versione completa dei pacchetti aggiornati e
installati. Voce di configurazione: APT::Get::Show-Versions.
-a, --host-architecture
Questa opzione controlla l'architettura per la quale
apt-get source --compile compila i pacchetti e come le dipendenze di
compilazione incrociata sono soddisfatte. In modo predefinito non è
impostata, il che significa che l'architettura ospite è la stessa
dell'architettura di compilazione (che è definita da
APT::Architecture). Voce di configurazione: APT::Get::Host-Architecture.
-P, --build-profiles
Questa opzione controlla i profili di compilazione attivi
per i quali apt-get source --compile compila un pacchetto sorgente e
come le dipendenze di compilazione sono soddisfatte. In modo predefinito non
è attivo alcun profilo di compilazione. Più profili di
compilazione possono essere attivati contemporaneamente concatenandoli con una
virgola. Voce di configurazione: APT::Build-Profiles.
-b, --compile, --build
Compila i pacchetti sorgente dopo averli scaricati. Voce
di configurazione: APT::Get::Compile.
--ignore-hold
Ignora i blocchi sui pacchetti; ciò fa sì
che apt-get ignori il blocco posto su un pacchetto. Può essere
utile insieme a dist-upgrade per scavalcare un grande numero di blocchi non
desiderati. Voce di configurazione: APT::Ignore-Hold.
--with-new-pkgs
Permette l'installazione di nuovi pacchetti quando usato
insieme a upgrade. Ciò è utile se l'aggiornamento di un
pacchetto installato richiede l'installazione di nuove dipendenze. Invece di
bloccare il pacchetto upgrade aggiornerà il pacchetto e
installerà le nuove dipendenze. Notare che upgrade con questa opzione
non rimuoverà mai pacchetti, permetterà solo l'aggiunta di
nuovi. Voce di configurazione: APT::Get::Upgrade-Allow-New.
--no-upgrade
Non aggiornare i pacchetti; quando usato insieme a
install, no-upgrade impedisce che i pacchetti nella riga di comando vengano
aggiornati se sono già installati. Voce di configurazione:
APT::Get::Upgrade.
--only-upgrade
Non installare nuovi pacchetti; quando usato insieme a
install, only-upgrade installa gli aggiornamenti solamente per i pacchetti
già installati e ignora le richieste di installarne di nuovi. Voce di
configurazione: APT::Get::Only-Upgrade.
--force-yes
Forza «sì»; questa è
un'opzione pericolosa che fa sì che apt, se sta facendo qualcosa di
potenzialmente pericoloso, continui senza chiedere l'autorizzazione
all'utente. Non dovrebbe essere usata se non in situazioni molto particolari.
L'uso di force-yes può potenzialmente distruggere il sistema. Voce di
configurazione: APT::Get::force-yes.
--print-uris
Invece di scaricare i file per l'installazione, stampa i
loro URI. Ogni URI ha il percorso, il nome del file di destinazione, la
dimensione e l'hash MD5 atteso. Notare che il nome file in cui scrivere non
corrisponde sempre al nome file sul sito remoto. Questo funziona anche con i
comandi source e update. Quando usato con il comando update l'hash MD5 e la
dimensione non sono inclusi, e sta all'utente decomprimere qualsiasi file
compresso. Voce di configurazione: APT::Get::Print-URIs.
--purge
Usa purge invece di remove per ogni cosa da rimuovere.
Verrà visualizzato un asterisco («*») vicino ai pacchetti
pianificati per l'eliminazione completa. remove --purge è
equivalente al comando purge. Voce di configurazione:
APT::Get::Purge.
--reinstall
Reinstalla i pacchetti che sono già installati
alla nuova versione. Voce di configurazione: APT::Get::ReInstall.
--list-cleanup
Questa opzione è attivata in modo predefinito;
usare --no-list-cleanup per disabilitarla. Quando è attivata
apt-get gestisce automaticamente il contenuto di /var/lib/apt/lists per
garantire che i file obsoleti siano eliminati. L'unica ragione per
disabilitarla è se si cambia di frequente la propria lista di fonti.
Voce di configurazione: APT::Get::List-Cleanup.
-t, --target-release, --default-release
Questa opzione controlla l'input predefinito per il
motore delle politiche; crea un pin predefinito alla priorità 990
usando la stringa di rilascio specificata. Ciò scavalca le impostazioni
generali in /etc/apt/preferences. Questa opzione non ha effetto sui pacchetti
su cui si usa specificatamente il pinning. In breve, questa opzione permette
di avere un semplice controllo sulla distribuzione da cui verranno recuperati
i pacchetti. Alcuni esempi comuni possono essere -t '2.1*', -t
unstable o -t sid. Voce di configurazione: APT::Default-Release;
vedere anche la pagina di manuale di apt_preferences(5).
--trivial-only
Effettua solo le operazioni che sono
«banali». Può essere correlato logicamente a
--assume-yes: mentre --assume-yes risponde
«sì» a tutti i prompt, --trivial-only risponde
«no». Voce di configurazione: APT::Get::Trivial-Only.
--no-remove
Se un qualsiasi pacchetto dovrebbe essere rimosso,
apt-get immediatamente annulla l'operazione senza chiedere. Voce di
configurazione: APT::Get::Remove.
--auto-remove
Se il comando è install oppure remove, allora
questa opzione si comporta come se si eseguisse il comando autoremove,
rimuovendo i pacchetti di dipendenza non utilizzati. Voce di configurazione:
APT::Get::AutomaticRemove.
--only-source
Ha significato solo per i comandi source e build-dep.
Indica che i nomi dei sorgenti indicati non devono essere mappati usando la
tabella dei binari; ciò significa che, se viene specificata questa
opzione, tali comandi accetteranno solamente nomi di pacchetti sorgente come
argomento, invece di accettare nomi di pacchetti binari e cercare il pacchetto
sorgente corrispondente. Voce di configurazione: APT::Get::Only-Source.
--diff-only, --dsc-only, --tar-only
Scarica solo il file diff, dsc o tar di un archivio
sorgente. Voce di configurazione: APT::Get::Diff-Only, APT::Get::Dsc-Only e
APT::Get::Tar-Only.
--arch-only
Elabora solo le dipendenze di compilazione dipendenti
dall'architettura. Voce di configurazione: APT::Get::Arch-Only.
--allow-unauthenticated
Ignora se i pacchetti non possono essere autenticati e
non chiedere all'utente cosa fare. È utile per strumenti come pbuilder.
Voce di configurazione: APT::Get::AllowUnauthenticated.
--show-progress
Show user friendly progress information in the terminal
window when packages are installed, upgraded or removed. For a machine
parsable version of this data see README.progress-reporting in the apt doc
directory. Configuration Item: Dpkg::Progress and Dpkg::Progress-Fancy.
-h, --help
Mostra un breve riassunto sull'uso.
-v, --version
Mostra la versione del programma.
-c, --config-file
File di configurazione; specifica un file di
configurazione da usare. Il programma legge il file di configurazione
predefinito e poi questo file di configurazione. Se è necessario
modificare le impostazioni di configurazione prima che vengano analizzati i
file di configurazione predefiniti, specificare un file con la variabile
d'ambiente APT_CONFIG. Vedere apt.conf(5) per informazioni sulla
sintassi.
-o, --option
Imposta un'opzione di configurazione; imposterà
una qualunque opzione di configurazione. La sintassi è -o
Pinco::Pallo=pallo. -o e --option si possono usare
più volte per impostare opzioni diverse.
FILE¶
/etc/apt/sources.listPosizioni da cui scaricare i pacchetti. Voce di
configurazione: Dir::Etc::SourceList.
/etc/apt/sources.list.d/
Frammenti di file per le posizioni da cui scaricare i
pacchetti. Voce di configurazione: Dir::Etc::SourceParts.
/etc/apt/apt.conf
File di configurazione di APT. Voce di configurazione:
Dir::Etc::Main.
/etc/apt/apt.conf.d/
Frammenti di file di configurazione di APT. Voce di
configurazione: Dir::Etc::Parts.
/etc/apt/preferences
File di preferenze di versione. Qui si specifica il
"pinning", ossia una preferenza a prendere determinati pacchetti da
una fonte separata o da una diversa versione di una distribuzione. Voce di
configurazione: Dir::Etc::Preferences.
/etc/apt/preferences.d/
Frammenti di file per le preferenze di versione. Voce di
configurazione: Dir::Etc::PreferencesParts.
/var/cache/apt/archives/
Area di archiviazione per i file dei pacchetti
recuperati. Voce di configurazione: Dir::Cache::Archives.
/var/cache/apt/archives/partial/
Area di archiviazione per i file dei pacchetti in
transito. Voce di configurazione: Dir::Cache::Archives (partial verrà
implicitamente aggiunto in fondo al nome)
/var/lib/apt/lists/
Area di archiviazione per le informazioni sullo stato di
ciascuna risorsa dei pacchetti specificata in sources.list(5) Voce di
configurazione: Dir::State::Lists.
/var/lib/apt/lists/partial/
Area di archiviazione per le informazioni di stato in
transito. Voce di configurazione: Dir::State::Lists (partial verrà
implicitamente aggiunto in fondo al nome)
VEDERE ANCHE¶
apt-cache(8), apt-cdrom(8), dpkg(1), sources.list(5), apt.conf(5), apt-config(8), apt-secure(8), la guida dell'utente di APT in /usr/share/doc/apt-doc/, apt_preferences(5), l'APT Howto.DIAGNOSTICA¶
apt-get restituisce zero in caso di funzionamento normale e il valore decimale 100 in caso di errore.BUG¶
Pagina dei bug di APT[3]. Se si desidera segnalare un bug in APT, vedere /usr/share/doc/debian/bug-reporting.txt o il comando reportbug(1).TRADUZIONE¶
Traduzione in italiano a cura del Team italiano di localizzazione di Debian <debian-l10n-italian@lists.debian.org>. In particolare hanno contribuito Eugenia Franzoni (2000), Hugh Hartmann (2000-2012), Gabriele Stilli (2012), Beatrice Torracca (2012). Notare che questa versione tradotta del documento può contenere parti non tradotte. Ciò è voluto, per evitare di perdere contenuti quando la traduzione non è aggiornata rispetto all'originale.AUTORI¶
Jason Gunthorpe Team APTNOTE¶
- 1.
- packages.debian.org/changelogs
- 2.
- changelogs.ubuntu.com/changelogs
- 3.
- Pagina dei bug di APT
09 giugno 2012 | APT 1.0.9.8.4 |