.\" -*- coding: UTF-8 -*- .ie t .ds dg \(dg .el .ds dg (!) .\" From Henry Spencer's regex package (as found in the apache .\" distribution). The package carries the following copyright: .\" .\" Copyright 1992, 1993, 1994 Henry Spencer. All rights reserved. .\" %%%LICENSE_START(MISC) .\" This software is not subject to any license of the American Telephone .\" and Telegraph Company or of the Regents of the University of California. .\" .\" Permission is granted to anyone to use this software for any purpose .\" on any computer system, and to alter it and redistribute it, subject .\" to the following restrictions: .\" .\" 1. The author is not responsible for the consequences of use of this .\" software, no matter how awful, even if they arise from flaws in it. .\" .\" 2. The origin of this software must not be misrepresented, either by .\" explicit claim or by omission. Since few users ever read sources, .\" credits must appear in the documentation. .\" .\" 3. Altered versions must be plainly marked as such, and must not be .\" misrepresented as being the original software. Since few users .\" ever read sources, credits must appear in the documentation. .\" .\" 4. This notice may not be removed or altered. .\" %%%LICENSE_END .\" .\" In order to comply with `credits must appear in the documentation' .\" I added an AUTHOR paragraph below - aeb. .\" .\" In the default nroff environment there is no dagger \(dg. .\" .\" 2005-05-11 Removed discussion of `[[:<:]]' and `[[:>:]]', which .\" appear not to be in the glibc implementation of regcomp .\" .\"******************************************************************* .\" .\" This file was generated with po4a. Translate the source file. .\" .\"******************************************************************* .TH REGEX 7 "13 agosto 2020" "" "Manuale del programmatore di Linux" .SH NOME regex \- espressioni regolari POSIX.2 .SH DESCRIZIONE Le espressioni regolari (dette "ER"), così come definite da POSIX.2, appaiono in due forme: ER moderne (approssimativamente, quelle di \fIegrep\fP; POSIX.2 le definisce ER "estese") e ER obsolete (approssimativamente quelle di \fBed\fP(1); ER di "base" in POSIX.2). Le ER obsolete esistono per compatibilità con alcuni vecchi programmi, e verranno discusse alla fine. POSIX.2 lascia aperti alcuni aspetti della sintassi e della semantica delle ER: "\*(dg" denota scelte che potrebbero non essere completamente portabili ad altre implementazioni di POSIX.2. .PP Una ER (moderna) è una\*(dg diramazione o più diramazioni non vuote*\(dg, \fIdiramazioni\fP, separati da \(aq|\(aq. L'ER corrisponde a qualsiasi cosa che corrisponda ad una delle diramazioni. .PP Una diramazione è formata da uno\*(dg o più \fIpezzi\fP concatenati. Corrisponde ad una corrispondenza per il primo pezzo, seguita da una corrispondenza per il secondo, e così via. .PP Un pezzo è formato da un \fIatomo\fP, eventualmente seguito da un singolo\*(dg \(aq*\(aq, \(aq+\(aq, \(aq?\(aq o \fIlimite\fP. Un atomo seguito da \(aq*\(aq corrisponde ad una successione di 0 o più corrispondenze dell'atomo. Un atomo seguito da \(aq+\(aq corrisponde ad una successione di 1 o più corrispondenze dell'atomo. Un atomo seguito da \(aq+\(aq corrisponde ad una successione di 0 o 1 corrispondenza dell'atomo. .PP Un \fIlimite\fP (o quantificatore) è formato da \(aq{\(aq seguito da un intero decimale senza segno, eventualmente seguito da \(aq,\(aq eventualmente seguito da un altro intero decimale senza segno, obbligatoriamente seguito da \(aq}\(aq. Gli interi devono essere compresi fra 0 e \fBRE_DUP_MAX\fP (255\*(dg) inclusi, e se ce ne sono due, il primo non deve essere maggiore del secondo. Un atomo seguito da un limite contenente un intero \fIi\fP e nessuna virgola corrisponde ad una successione di esattamente \fIi\fP corrispondenze dell'atomo. Un atomo seguito da un limite contenente un intero \fIi\fP e una virgola corrisponde ad una successione di \fIi\fP o più corrispondenze dell'atomo. Un atomo seguito da un limite contenente due interi \fIi\fP e \fIj\fP corrisponde ad una successione di \fIi\fP fino a \fIj\fP (inclusi) corrispondenze dell'atomo. .PP Un atomo è formato da un'espressione regolare racchiusa fra "\fI()\fP" (corrispondente ad una corrispondenza per l'espressione regolare), un insieme vuoto di "\fI()\fP" (corrispondente alla stringa nulla)\*(dg, un'\fIespressione parentetica\fP (vedi sotto), \(aq.\(aq (corrispondente ad un qualsiasi carattere singolo), \(aq\(ha\(aq (corrispondente alla stringa nulla a inizio riga), \(aq$\(aq (corrispondente alla stringa nulla a fine riga), una \(aq\e\(aq seguita da uno dei caratteri "\fI\(ha.[$()|*+?{\e\fP"" (corrispondente a quel carattere interpretato come un carattere normale), una \(aq\e\(aq seguita da un qualsiasi altro carattere\*(dg (corrispondente a quel carattere interpretato come un carattere normale, come se la \(aq\e\(aq non fosse presente\*(dg), oppure un singolo carattere privo di ulteriori significati (interpretato come se stesso). Una \(aq{\(aq seguita da un carattere che non sia una cifra è un carattere normale, non l'inizio di un limite\*(dg. È vietato terminare un'ER con \(aq\e\(aq. .PP Un'\fIespressione parentetica\fP è un elenco di caratteri racchiusi da "\fI[]\fP". Corrisponde di norma ad un qualsiasi singolo carattere fra quelli della lista (ma vedi oltre). Se l'elenco inizia con \(aq\(ha\(aq, l'espressione corrisponde ad un qualsiasi singolo carattere \fInon\fP fra quelli della lista (ma vedi oltre). Due caratteri nell'elenco separati da un \(aq\-\(aq formano un'abbreviazione per l'intera \fIserie\fP di caratteri compresi nella sequenza di collazione fra i due caratteri (inclusi). Per esempio, "\fI[0\-9]\fP" corrisponde, in ASCII, ad una qualsiasi cifra decimale. Due serie non possono\*(dg condividere un estremo, per esempio "\fIa\-c\-e\fP". Le serie dipendono particolarmente dalla sequenza di collazione, e un programma, per essere portabile, non dovrebbe dipenderne. .PP Se si vuole includere una \(aq]\(aq nell'elenco, bisogna metterla al primo posto (dopo un eventuale \(aq\(ha\(aq). Se si vuole includere un \(aq\-\(aq nell'elenco, bisogna metterlo al primo o all'ultimo posto, o come estremo destro di una serie. Se si vuole usare un \(aq\-\(aq come estremo sinistro di una serie, bisogna trasformarlo in un elemento di collazione racchiudendolo fra "\fI[.\fP" e "\fI.]\fP" (vedi sotto). Eccetto queste combinazioni, e alcune altre con \(aq[\(aq (vedi il prossimo paragrafo), tutti gli altri caratteri speciali, inclusa la \(aq\e\(aq perdono il loro significato speciale quando all'interno di un'espressione parentetica. .PP All'interno di un'espressione parentetica, un elemento di collazione (un carattere o una sequenza di più caratteri che viene ordinata come se fosse un carattere singolo o una sequenza di collazione che sta per uno dei due) racchiuso fra "\fI[.\fP" e "\fI.]\fP" rappresenta la sequenza di caratteri dell'elemento di collazione. La sequenza è un unico argomento dell'elenco nell'espressione parentetica. Pertanto, un'espressione che contiene un elemento di collazione a più caratteri può corrispondere a più di un carattere. Per esempio, se la sequenza di collazione include l'elemento di collazione "ch", allora l'ER "\fI[[.ch.]]*c\fP" corrisponde ai primi cinque caratteri di "chchcc". .PP All'interno di un'espressione parentetica, un elemento di collazione racchiuso fra "\fI[=\fP" e "\fI=]\fP" è una classe di equivalenza, cioè la sequenza di caratteri di tutti gli elementi di collazione equivalenti, lui incluso (se non ci sono altri elementi di collazione equivalenti, il risultato è lo stesso che ci sarebbe se i segni di delimitazione fossero "\fI[.\fP" e "\fI.]\fP"). Per esempio, se o e \o'o\(ha' appartengono ad una classe di equivalenza, allora `[[=o=]]', "\fI[[=\o'o\(ha'=]]\fP" e "\fI[o\o'o\(ha']\fP" sono tutti sinonimi. Una classe di equivalenza non\*(dg può essere un estremo di una serie. .PP All'interno di un'espressione parentetica, il nome di una \fIclasse di caratteri\fP racchiusa fra "\fI[:\fP" e "\fI:]\fP" rappresenta l'elenco di tutti i caratteri di quella classe. I nomi delle classi standard di caratteri sono: .PP .RS .TS l l l. alnum digit punct alpha graph space blank lower upper cntrl print xdigit .TE .RE .PP .\" As per http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=295666 .\" The following does not seem to apply in the glibc implementation .\" .PP .\" There are two special cases\*(dg of bracket expressions: .\" the bracket expressions "\fI[[:<:]]\fP" and "\fI[[:>:]]\fP" match .\" the null string at the beginning and end of a word respectively. .\" A word is defined as a sequence of .\" word characters .\" which is neither preceded nor followed by .\" word characters. .\" A word character is an .\" .I alnum .\" character (as defined by .\" .BR wctype (3)) .\" or an underscore. .\" This is an extension, .\" compatible with but not specified by POSIX.2, .\" and should be used with .\" caution in software intended to be portable to other systems. Questi rappresentano le classi di carattere definite in \fBwctype\fP(3). Una localizzazione potrebbe fornirne altre. Una classe di caratteri non può essere usata come estremo di una serie. .PP Nel caso che un'ER possa corrispondere a più di una sotto\-stringa di una data stringa, l'ER corrisponde a quella che inizia per prima nella stringa. Se l'ER può corrispondere a più sotto\-stringhe che iniziano nello stesso punto, l'ER corrisponde a quella più lunga. Le sottoespressioni corrispondono anche alle sottostringhe più lunghe possibile, a patto che l'intera corrispondenza sia la più lunga possibile, con le sottoespressioni che iniziano prima nell'ER hanno priorità su quelle che iniziano dopo. Si noti che in particolare, le sottoespressioni ad alto livello hanno la precedenza sulle loro espressioni componenti, che sono di livello più basso. .PP La lunghezza di una corrispondenza è misurata in caratteri, non in elementi di collazione. Una stringa nulla è considerata più lunga di una corrispondenza mancata. Per esempio, "\fIbb*\fP" corrisponde ai tre caratteri di mezzo di "abbbc", "\fI(wee|week)(knights|nights)\fP" corrisponde a tutti e dieci i caratteri di "weeknights", se "\fI(.*).*\fP" è corrisposto a "abc" la sottoespressione fra parentesi corrisponde ai tre caratteri, e se "\fI(a*)*\fP" è corrisposto a "bc" sia l'intera ER che l'espressione tra parentesi corrispondono alla stringa nulla. .PP Se viene richiesta una corrispondenza indipendente da maiuscole e minuscole, l'effetto è essenzialmente lo stesso che si avrebbe togliendo ogni differenza fra maiuscole e minuscole nell'alfabeto. Quando un carattere alfabetico che esiste sia come maiuscola che come minuscola appare come carattere ordinario al di fuori di un'espressione parentetica, viene, in pratica, trasformato nell'espressione parentetica comprendente entrambi i casi: per esempio, \(aqx\(aq diventa "\fI[xX]\fP". Quando un simile carattere appare all'interno di un'espressione parentetica, la controparte viene aggiunta all'espressione: ad esempio, "\fI[x]\fP" diventa "\fI[xX]\fP" e "\fI[\(hax]\fP" diventa "\fI[\(haxX]\fP". .PP Non viene imposto nessun limite particolare alla lunghezza delle ER\*(dg. I programmi, per essere portabili, non dovrebbero impiegare ER più lunghe di 256 byte, in quanto un'implementazione potrebbe rifiutare una simile ER e rimanere conforme a POSIX. .PP Le espressioni regolari obsolete si differenziano in diversi modi. \(aq| \(aq, \(aq+\(aq, e \(aq?\(aq sono caratteri ordinari e non hanno nessun equivalente per le loro funzionalità. I delimitatori dei limiti sono "\fI\e{\fP" e "\fI\e}\fP", mentre \(aq{\(aq e \(aq}\(aq sono caratteri ordinari. Le parentesi delle sottoespressioni annidate sono "\fI\e(\fP" e "\fI\e)\fP", mentre aq(\(aq e \(aq)\(aq sono caratteri ordinari. \(aq\(ha\(aq è un carattere normale tranne che all'inizio dell'ER o\*(dg all'inizio di un'espressione parentetica, \(aq$\(aq è un carattere normale tranne che alla fine dell'ER o\*(dg alla fine di un'espressione parentetica, e and \(aq*\(aq è un carattere normale se appare all'inizio dell'ER o all'inizio di un'espressione parentetica (eventualmente preceduto da un \(aq\(ha\(aq) iniziale). .PP Infine, c'è un nuovo tipo di atomo, una \fIreferenza all'indietro\fP: \(aq\e\(aq seguita da una cifra decimale \fId\fP diversa da zero corrisponde alla stessa sequenza di caratteri a cui corrisponde la \fId\fP\-esima espressione parentetica (contando, da sinistra verso destra, le sottoespressioni in base alla posizione della loro parentesi di destra), in modo che, ad esempio, "\fI\e([bc]\e)\e1\fP" corrisponda a "bb" o "cc" ma non a "bc". .SH BUG Avere due tipi di ER è un pasticcio. .PP Le specifiche attuali in POSIX.2 dicono che \(aq)\(aq è un carattere normale in mancanza di un corrispondente \(aq(\(aq: questo è un risultato non voluto di una scelta sbagliata di vocaboli, e sarebbe meglio cambiarlo. Non fare affidamento su questo. .PP Le referenze all'indietro sono un casino incredibile, e rendono molto difficile un'implementazione efficiente. La loro definizione è pure ambigua: "\fIa\e(\e(b\e)*\e2\e)*d\fP" corrisponde a "abbbd" o no? È meglio non usarle. .PP .\" As per http://bugs.debian.org/cgi-bin/bugreport.cgi?bug=295666 .\" The following does not seem to apply in the glibc implementation .\" .PP .\" The syntax for word boundaries is incredibly ugly. Le specifiche in POSIX.2 sulle corrispondenze indipendenti da maiuscole/minuscole sono approssimative. La definizione data sopra di «un caso implica tutti i casi» è quella al momento considerata corretta dagli implementatori. .SH AUTORE .\" Sigh... The page license means we must have the author's name .\" in the formatted output. Questa pagina è tratta dal pacchetto sulle espressioni regolari di Henry Spencer. .SH "VEDERE ANCHE" \fBgrep\fP(1), \fBregex\fP(3) .PP POSIX.2, sezione 2.8 (Notazione per le espressioni regolari). .SH COLOPHON Questa pagina fa parte del rilascio 5.10 del progetto Linux \fIman\-pages\fP. Una descrizione del progetto, le istruzioni per la segnalazione degli errori, e l'ultima versione di questa pagina si trovano su \%https://www.kernel.org/doc/man\-pages/. .SH TRADUZIONE La traduzione italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Ottavio G. Rizzo , Giulio Daprelà , Elisabetta Galli e Marco Curreli . Questa traduzione è documentazione libera; leggere la .UR https://www.gnu.org/licenses/gpl-3.0.html GNU General Public License Versione 3 .UE o successiva per le condizioni di copyright. Non ci assumiamo alcuna responsabilità. Per segnalare errori nella traduzione di questa pagina di manuale inviare un messaggio a .MT pluto-ildp@lists.pluto.it .ME .