.\" -*- coding: UTF-8 -*- .ds PX \s-1POSIX\s+1 .ds UX \s-1UNIX\s+1 .ds GN \s-1GNU\s+1 .ds AK \s-1AWK\s+1 .ds EP \fIGAWK: Effective AWK Programming\fP .if !\n(.g \{\ . if !\w|\*(lq| \{\ . ds lq `` . if \w'\(lq' .ds lq "\(lq . \} . if !\w|\*(rq| \{\ . ds rq '' . if \w'\(rq' .ds rq "\(rq . \} .\} .\"******************************************************************* .\" .\" This file was generated with po4a. Translate the source file. .\" .\"******************************************************************* .TH GAWK 1 "23 marzo 2020" "Free Software Foundation" "Comandi di utilità" .SH NOME gawk \- linguaggio per il riconoscimento e il trattamento di espressioni regolari .SH SINTASSI \fBgawk\fP [ opzioni in stile \*(PX o \*(GN ] \fB\-f\fP \fIfile di programma\fP [ \fB\-\^\-\fP ] file .\|.\|. .br \fBgawk\fP [ opzioni in stile \*(PX o \*(GN ] [ \fB\-\^\-\fP ] \fItesto del programma\fP file .\|.\|. .SH DESCRIZIONE \fIGawk\fP è l'implementazione nell'ambito del Progetto \*(GN del linguaggio di programmazione \*(AK. Si attiene alla definizione del linguaggio descritta nello standard \*(PX 1003.1. Questa versione è basata a sua volta sulla descrizione contenuta in \fIThe AWK Programming Language\fP, di Aho, Kernighan e Weinberger. \fIGawk\fP fornisce le funzionalità aggiuntive presenti nella versione corrente di \fIawk\fP di Brian Kernighan e numerose estensioni specifiche di \*(GN. .PP La riga di comando contiene opzioni per \fIgawk\fP stesso, il testo del programma \*(AK (se non è stato fornito con le opzioni \fB\-f\fP or \fB\-\^\-include\fP), e valori da rendere disponibili nelle variabili \*(AK predefinite \fBARGC\fP e \fBARGV\fP. .PP Quando \fIgawk\fP è invocato con l'opzione \fB\-\^\-profile\fP, inizia a raccogliere statistiche sul comportamento del programma durante l'esecuzione. \fIGawk\fP in questa modalità è più lento, e produce automaticamente un profilo di esecuzione nel file \fBawkprof.out\fP alla fine dell'esecuzione. Si veda l'opzione \fB\-\^\-profile\fP più avanti. .PP \fIGawk\fP ha anche una capacità integrata di debugging. Una sessione interattiva di analisi degli errori (debug) può essere iniziata fornendo l'opzione \fB\-\^\-debug\fP sulla riga di comando. In questa modalità di esecuzione, \fIgawk\fP carica il codice sorgente di AWK e poi richiede l'inserimento di comandi di debug. \fIGawk\fP può analizzare solo il sorgente di un programma AWK fornito tramite l'opzione \fB\-f\fP e \fB\-\^\-include\fP. Il debugger è documentato in \*(EP. .SH "FORMATO DELLE OPZIONI" .PP Le opzioni di \fIGawk\fP possono essere sia nella tradizionale forma a una lettera di \*(PX, sia nella forma estesa tipica di \*(GN. Le opzioni \*(PX cominciano con un \*(lq\-\*(rq singolo, quelle in forma lunga cominciano con \*(lq\-\^\-\*(rq. Sono disponibili opzioni in forma lunga sia per le funzionalità specifiche di \*(GN, sia per quelle previste da \*(PX. .PP Le opzioni specifiche di \fIgawk\fP sono usate normalmente nella forma lunga. Gli argomenti delle opzioni in forma lunga possono essere uniti ad esse da un segno \fB=\fP, senza spazi, oppure sono indicati nel successivo argomento della riga di comando. Le opzioni lunghe possono essere abbreviate, sempre che l'abbreviazione rimanga univoca. .PP In aggiunta, ogni opzione lunga ha una corrispondente opzione corta, in modo che la funzionalità dell'opzione possa essere usata all'interno di script \fB#!\fP eseguibili. .SH OPZIONI .PP \fIGawk\fP accetta le seguenti opzioni. Le opzioni standard sono elencate per prime, seguite dalle opzioni per le estensioni \fIgawk\fP, elencate nell'ordine alfabetico delle opzioni corte. .TP .PD 0 \fB\-f\fP\fI file_di_programma\fP .TP .PD \fB\-\^\-file\fP\fI file_di_programma\fP Legge il sorgente del programma \*(AK dal file \fIfile_di_programma\fP, invece che dal primo argomento della riga di comando. Si possono specificare più opzioni \fB\-f\fP (o \fB\-\^\-file\fP). I file letti come specificato da \fB\-f\fP sono trattati come se iniziassero con la direttiva implicita \fB@namespace "awk"\fP. .TP .PD 0 \fB\-F\fP\fI fs\fP .TP .PD \fB\-\^\-field\-separator\fP\fI fs\fP Usa \fIfs\fP come separatore di campo in input (il valore della variabile predefinita \fBFS\fP). .TP .PD 0 \fB\-v\fP\fI var\fP\fB\^=\^\fP\fIval\fP .TP .PD \fB\-\^\-assign \fP\fIvar\fP\fB\^=\^\fP\fIval\fP Assegna il valore \fIval\fP alla variabile \fIvar\fP, prima che inizi l'esecuzione del programma. Questi valori delle variabili sono messi a disposizione della regola \fBBEGIN\fP di un programma \*(AK. .TP .PD 0 \fB\-b\fP .TP .PD \fB\-\^\-characters\-as\-bytes\fP Tratta tutti i dati in input come caratteri costituiti da un solo byte. In altre parole, non presta alcuna attenzione alle informazioni sulla localizzazione quando tenta di elaborare stringhe come caratteri multibyte. L'opzione \fB\-\^\-posix\fP ignora questo comportamento. .bp .TP .PD 0 \fB\-c\fP .TP .PD \fB\-\^\-traditional\fP .\" The use of .\" .B \-\^\-traditional .\" is preferred over the other forms of this option. Viene eseguito in modalità \fIcompatibile\fP. In questa modalità, \fIgawk\fP si comporta esattamente come \fIawk\fP di Brian Kernighan; non viene riconosciuta nessuna delle estensioni specifiche di \*(GN. Si veda \fBESTENSIONI GNU\fP, più avanti, per maggiori informazioni. .TP .PD 0 \fB\-C\fP .TP .PD \fB\-\^\-copyright\fP Stampa sullo standard output la versione sintetica del messaggio di informazione sul copyright \*(GN ed esce senza segnalare errori. .TP .PD 0 \fB\-d\fP[\fIfile\fP] .TP .PD \fB\-\^\-dump\-variables\fP[\fB=\fP\fIfile\fP] Stampa un lista ordinata di variabili globali, specificandone il tipo e il valore finale in \fIfile\fP. Se \fIfile\fP non viene specificato, \fIgawk\fP usa un file chiamato \fBawkvars.out\fP nella directory corrente. .sp .5 Avere una lista di tutte le variabili globali è un buon modo per cercare errori tipografici nei programmi. Quest'opzione potrebbe essere usata anche se si ha un grosso programma con tantissime funzioni, e ci si vuole assicurare che le funzioni non usino inavvertitamente variabili globali che sono supposte essere locali (è facile commettere questo errore quando si usano nomi di variabili semplici come \fBi\fP, \fBj\fP, e così via). .TP .PD 0 \fB\-D\fP[\fIfile\fP] .TP .PD \fB\-\^\-debug\fP[\fB=\fP\fIfile\fP] Abilita il debugging di programmi \*(AK. Per default, l'analizzatore di errori [debugger] legge i comandi in maniera interattiva dalla tastiera (standard input). L'argomento opzionale \fIfile\fP specifica un file contenente un elenco di comandi per il debugger da eseguire in maniera non interattiva. .TP .PD 0 \fB\-e \fP\fItesto_del_programma\fP .TP .PD \fB\-\^\-source\fP\fI testo_del_programma\fP Usa \fItesto_del_programma\fP come codice sorgente del programma \*(AK. Quest'opzione permette di combinare in modo semplice funzioni di libreria (usate attraverso i file indicati dalle opzioni \fB\-f\fP e \fB\-\^\-include\fP) con codice sorgente immesso sulla riga di comando. È rivolta principalmente a programmi \*(AK di media e grande dimensione usati all'interno di script di shell. Ogni argomento specificato da \fB\-e\fP è trattato come se iniziasse con la direttiva implicita \fB@namespace "awk"\fP. .TP .PD 0 \fB\-E \fP\fIfile\fP .TP .PD \fB\-\^\-exec\fP\fI file\fP Simile a \fB\-f\fP, comunque, quest'opzione è l'ultima ad essere elaborata. Dovrebbe essere usata con script \fB#!\fP, specialmente per applicazioni CGI [Common Gateway Interface], per evitare di passare opzioni o codice (!) sulla riga di comando da un URL. Quest'opzione disabilita gli assegnamenti di variabile da riga di comando. .TP .PD 0 \fB\-g\fP .TP .PD \fB\-\^\-gen\-pot\fP Esamina e analizza il programma \*(AK, e genera un file in formato \*(GN \fB\&.pot\fP (Portable Object Template) sullo standard output con elementi relativi a tutte le stringhe localizzabili nel programma. Il programma in sé non viene eseguito. Si veda la distribuzione \*(GN \fIgettext\fP per maggiori informazioni sui file \fB\&.pot\fP. .TP .PD 0 \fB\-h\fP .TP .PD \fB\-\^\-help\fP Scrive sullo standard output un riassunto abbastanza breve delle opzioni disponibili. (In linea con le convenzioni di codifica \fIGNU Coding Standards\fP, queste opzioni provocano un'uscita immediata e senza segnalazione di errore. .TP .PD 0 \fB\-i \fP\fIinclude\-file\fP .TP .PD \fB\-\^\-include\fP\fI include\-file\fP Carica una libreria di sorgenti awk. Cerca la libreria usando la variabile d'ambiente \fBAWKPATH\fP. Se la ricerca iniziale non va a buon fine, viene fatto un altro tentativo dopo aver aggiunto il suffisso \fB\&.awk\fP. Il file verrà caricato solo una volta (cioè vengono ignorati i duplicati), e il codice non costituisce il sorgente del programma principale. I file letti come specificato da \fB\-\^\-include\fP sono trattati come se iniziassero con la direttiva implicita \fB@namespace "awk"\fP. .TP .PD 0 \fB\-l \fP\fIlib\fP .TP .PD \fB\-\^\-load\fP\fI lib\fP Carica un'estensione \fIgawk\fP dalla libreria condivisa \fIlib\fP. Cerca la libreria usando la variabile d'ambiente \fBAWKLIBPATH\fP. Se la ricerca iniziale non va a buon fine, viene fatto un altro tentativo dopo aver aggiunto il suffisso della libreria condivisa predefinita per la piattaforma. La procedura di inizializzazione della libreria si suppone avere come nome \fBdl_load()\fP. .TP .PD 0 \fB\-L \fP[\fIvalore\fP] .TP .PD \fB\-\^\-lint\fP[\fB=\fP\fIvalore\fP] Emette messaggi d'avvertimento relativi a costrutti dubbi o non portabili su altre implementazioni di \*(AK. Con l'argomento opzionale \fBfatal\fP, gli avvertimenti lint sono considerati come errori fatali. Questo può essere drastico, ma incoraggerà sicuramente lo sviluppo di programmi \*(AK più corretti. Con l'argomento opzionale \fBinvalid\fP, vengono emessi solo gli avvertimenti relativi a quello che è effettivamente non valido (funzionalità non ancora completamente implementata). Specificando l'argomento facoltativo \fBno\-ext\fP, gli avvertimenti riguardo alle estensioni \fIgawk\fP sono disabilitati. .TP .PD 0 \fB\-M\fP .TP .PD \fB\-\^\-bignum\fP Forza il calcolo con precisione arbitraria sui numeri. Quest'opzione non ha effetto se \fIgawk\fP non è compilato per utilizzare le librerie GNU MPFR e GMP. (In tal caso, \fIgawk\fP invia un messaggio di avvertimento.) .TP .PD 0 \fB\-n\fP .TP .PD \fB\-\^\-non\-decimal\-data\fP Riconosce valori ottali ed esadecimali nei dati in input. \fIUsare quest'opzione con molta cautela!\fP .TP .PD 0 \fB\-N\fP .TP .PD \fB\-\^\-use\-lc\-numeric\fP Forza \fIgawk\fP a usare il carattere di separazione decimale della localizzazione quando analizza i dati in input. Sebbene lo standard POSIX richieda questo comportamento, e \fIgawk\fP faccia questo quando l'opzione \fB\-\^\-posix\fP è attiva, il comportamento predefinito è quello tradizionale di usare il punto come separatore decimale, anche per le localizzazioni in cui il carattere di separazione non è il punto. Quest'opzione ignora il comportamento predefinito, senza il rigore draconiano dell'opzione \fB\-\^\-posix\fP. .ig .\" This option is left undocumented, on purpose. .TP .PD 0 \fB\-W nostalgia\fR .TP .PD \fB\-\^\-nostalgia\fR Provide a moment of nostalgia for long time \fIawk\fR users. .. .TP .PD 0 \fB\-o\fP[\fIfile\fP] .TP .PD \fB\-\^\-pretty\-print\fP[\fB=\fP\fIfile\fP] Stampa una versione formattata graziosamente del programma su \fIfile\fP. Se non viene indicato un \fIfile\fP, \fIgawk\fP usa un file di nome \fBawkprof.out\fP nella directory corrente. Quest'opzione attiva anche l'opzione \fB\-\^\-no\-optimize\fP. .TP .PD 0 \fB\-O\fP .TP .PD \fB\-\^\-optimize\fP Abilita le ottimizzazioni predefinite di \fIgawk\fP nella rappresentazione interna del programma. Attualmente, questo comprende il semplice calcolo delle costanti. Quest'opzione è attiva in modo predefinito. .TP .PD 0 \fB\-p\fP[\fIprof\-file\fP] .TP .PD \fB\-\^\-profile\fP[\fB=\fP\fIprof\-file\fP] Inizia una sessione di "profiling", e invia i dati tracciati al file \fIprof\-file\fP. Quello predefinito è \fBawkprof.out\fP. Il profilo contiene il numero di esecuzioni di ogni istruzione sul margine sinistro e il conteggio delle chiamate di funzione per ogni funzione definita dall'utente. Quest'opzione attiva anche l'opzione \fB\-\^\-no\-optimize\fP. .TP .PD 0 \fB\-P\fP .TP .PD \fB\-\^\-posix\fP Quest'opzione attiva la modalità di \fIcompatibilità\fP, con le seguenti restrizioni aggiuntive: .RS .TP "\w'\(bu'u+1n" \(bu Le sequenze di protezione \fB\ex\fP non vengono riconosciute. .TP \(bu Non è possibile continuare le righe dopo \fB?\fP e \fB:\fP. .TP \(bu Non viene riconosciuto il sinonimo \fBfunc\fP per la parola chiave \fBfunction\fP. .TP \(bu Non si possono usare gli operatori \fB**\fP e \fB**=\fP al posto di \fB^\fP e \fB^=\fP. .RE .\" MANUAL EDIT .bp .TP .PD 0 \fB\-r\fP .TP .PD \fB\-\^\-re\-interval\fP Abilita l'uso di \fIespressioni di intervallo\fP nelle espressioni regolari (vedere \fBEspressioni regolari\fP, più avanti). Nel linguaggio \*(AK le espressioni di intervallo non sono mai state disponibili. Lo standard \*(PX le ha aggiunte, per rendere \fIawk\fP e \fIegrep\fP coerenti tra di loro. Sono abilitate in modalità predefinita, però quest'opzione rimane per essere usata insieme all'opzione \fB\-\^\-traditional\fP. .TP .PD 0 \fB\-s\fP .TP .PD \fB\-\^\-no\-optimize\fP Disabilita le ottimizzazioni predefinite di \fIgawk\fP nella rappresentazione interna del programma. .TP .PD 0 \fB\-S\fP .TP .PD \fB\-\^\-sandbox\fP Esegue \fIgawk\fP in modalità "sandbox", disabilitando la funzione \fBsystem()\fP, la ridirezione dell'input con \fBgetline\fP, la ridirezione sull'output con \fBprint\fP e \fBprintf\fP, e il caricamento delle estensioni dinamiche. L'esecuzione di comandi (tramite pipeline) è anch'essa disabilitata. Questo impedisce completamente l'accesso di uno script alle risorse locali, tranne che per i file specificati nella riga di comando. .TP .PD 0 \fB\-t\fP .TP .PD \fB\-\^\-lint\-old\fP Emette messaggi d'avvertimento relativi a costrutti non portabili sulla versione originale di \fIawk\fP per \*(UX. .TP .PD 0 \fB\-V\fP .TP .PD \fB\-\^\-version\fP Scrive sullo standard output la versione di questa particolare copia di \fIgawk\fP. È utile principalmente per sapere se la copia di \fIgawk\fP attualmente installata è aggiornata rispetto a ciò che Free Software Foundation sta distribuendo. È utile anche quando si devono segnalare degli errori. (In linea con le convenzioni di codifica \fIGNU Coding Standards\fP, queste opzioni provocano un'uscita immediata e senza segnalazione di errore.) .TP \fB\-\^\-\fP Segnala la fine delle opzioni. È utile perché permette di passare al programma \*(AK ulteriori argomenti [nomi di file] che iniziano con \*(lq\-\*(rq. Questo assicura una coerenza con le convenzioni di esame degli argomenti usato dalla maggior parte dei programmi \*(PX. .PP In modalità compatibile, qualsiasi altra opzione è contrassegnata come non valida e viene ignorata. Nell'uso normale, sempre che sia stato fornito il testo del programma, le opzioni sconosciute sono passate al programma \*(AK nel vettore \fBARGV\fP per l'elaborazione. Questo è particolarmente utile per eseguire i programmi \*(AK attraverso il meccanismo dell'interprete eseguibile \fB#!\fP. .PP Per compatibilità con \*(PX, si può usare l'opzione \fB\-W\fP, seguita dal nome di un'opzione lunga. .SH "ESECUZIONE DEL PROGRAMMA AWK" .PP Un programma \*(AK consiste di una sequenza di direttive opzionali, istruzioni di tipo criterio\-azione e definizioni di funzione opzionali. .RS .PP \fB@include "\fP\fInome_del_file\^\fP\fB"\fP .br \fB@load "\fP\fInome_del_file\^\fP\fB"\fP .br \fB@namespace "\fP\fInome\^\fP\fB"\fP .br \fIcriterio di ricerca\fP\fB { \fP\fIistruzioni di azione\fP\fB }\fP .br \fBfunction \fP\fInome\fP\fB(\fP\fIlista di parametri\fP\fB) { \fP\fIistruzioni\fP\fB }\fP .RE .PP \fIGawk\fP prima legge il codice del programma dal/dai \fIfile_di_programma\fP se specificato/i, dagli argomenti passati a \fB\-\^\-source\fP, o dal primo argomento sulla riga di comando che non sia un'opzione. Le opzioni \fB\-f\fP e \fB\-\^\-source\fP possono essere usate più volte nella riga di comando. \fIGawk\fP legge il testo del programma come se tutti i \fIfile_di_programma\fP e i testi sorgenti della riga di comando fossero concatenati. Questo permette di realizzare librerie di funzioni \*(AK senza bisogno di includerle in ogni nuovo programma \*(AK che le usi; inoltre si possono combinare funzioni di libreria con programmi provenienti dalla riga di comando. .PP Oltre a ciò, le righe che iniziano con \fB@include\fP possono essere usate per includere altri file sorgenti nel programma, rendendo l'uso della libreria ancora più facile. Questo è equivalente all'uso dell'opzione \fB\-\^\-include\fP. .PP Le righe che iniziano con \fB@load\fP possono essere usate per caricare funzioni di estensione nel programma. Questo è equivalente all'uso dell'opzione \fB\-\^\-load\fP. .PP La variabile d'ambiente \fBAWKPATH\fP specifica il percorso lungo il quale cercare i file sorgenti indicati con le opzioni \fB\-f\fP e \fB\-\^\-include\fP. Se questa variabile non esiste, il percorso predefinito è \fB".:/usr/local/share/awk"\fP (la directory in questione può variare a seconda di come \fIgawk\fP è stato compilato e installato). Se un nome di file dato con l'opzione \fB\-f\fP contiene un carattere \*(lq/\*(rq, non viene eseguita nessuna ricerca sul percorso. .PP La variabile d'ambiente \fBAWKLIBPATH\fP specifica il percorso lungo il quale cercare i file sorgenti indicati con l'opzione \fB\-\^\-load\fP. Se questa variabile non esiste, il percorso predefinito è \fB"/usr/local/lib/gawk"\fP (la directory in questione può variare a seconda di come \fIgawk\fP è stato compilato e installato). .PP \fIGawk\fP esegue i programmi \*(AK nell'ordine seguente. Per prima cosa, vengono effettuati tutti gli assegnamenti di variabile indicati dall'opzione \fB\-v\fP. Successivamente, \fIgawk\fP compila il programma in un formato interno. Poi \fIgawk\fP esegue il codice nella regola/e \fBBEGIN\fP (se esistente/i), quindi procede con la lettura di ciascun file indicato nel vettore \fBARGV\fP (fino a \fBARGV[ARGC\-1]\fP). Se non ci sono file indicati nella riga di comando, \fIgawk\fP legge dallo standard input. .PP Se un nome di file nella riga di comando ha la forma \fIvar\fP\fB=\fP\fIval\fP è trattato come un assegnamento di variabile. Alla variabile \fIvar\fP sarà assegnato il valore \fIval\fP (questo accade dopo che ogni regola \fBBEGIN\fP è stata eseguita). L'assegnamento di variabili da riga di comando è utilissima per assegnare dinamicamente valori alle variabili che \*(AK usa per controllare come l'input è organizzato in campi e record. È utile inoltre per controllare variabili di stato quando siano necessari più passi di elaborazione su un singolo file di dati. .PP Se il valore di un particolare elemento di \fBARGV\fP è la stringa vuota (\fB""\fP), \fIgawk\fP lo salta. .PP Per ogni file in input, se esiste una regola \fBBEGINFILE\fP, \fIgawk\fP esegue il codice associato prima di elaborare il contenuto del file. Similarmente, \fIgawk\fP esegue il codice associato a \fBENDFILE\fP dopo l'elaborazione del file. .PP Per ogni record in input, \fIgawk\fP controlla se c'è corrispondenza con qualche \fIcriterio di ricerca\fP specificato nel programma \*(AK. Per ogni criterio di ricerca a cui un record corrisponde, \fIgawk\fP esegue \fRl'azione\fP associata. I criteri di ricerca sono verificati nell'ordine in cui appaiono nel programma. .PP Infine, dopo che sono esauriti i dati in input, \fIgawk\fP esegue il codice nelle regola/e \fBEND\fP (se esistente/i). .SS "Directory nella riga di comando" .PP Secondo POSIX, i file indicati sulla riga di comando di \fIawk\fP devono essere file di testo. Se non lo sono il comportamento è \*(lqindefinito\*(rq. La maggior parte delle versioni di \fIawk\fP considerano una directory sulla riga di comando come un errore fatale. .PP A partire dalla versione 4.0 di \fIgawk\fP, una directory sulla riga di comando produce solo un messaggio di avvertimento, senza conseguenze. Se sono date le opzioni \fB\-\^\-posix\fP o \fB\-\^\-traditional\fP \fIgawk\fP ritorna a trattare le directory sulla riga di comando come errore fatale. .SH "VARIABILI, RECORD E CAMPI" Le variabili di \*(AK sono dinamiche; iniziano a esistere la prima volta che vengono usate. I loro valori sono numeri in virgola mobile, o stringhe, o entrambe le cose, a seconda di come sono usati la prima volta. Inoltre, \fIgawk\fP consente di avere variabili di tipo "espressione regolare". \*(AK ha anche vettori monodimensionali; i vettori multidimensionali possono essere simulati [da vettori monodimensionali]. \fIGawk\fP fornisce veri vettori di vettori; vedere \fBVettori\fP, più avanti. Al momento dell'esecuzione del programma sono impostate parecchie variabili predefinite; saranno descritte di volta in volta quando sarà necessario, ed elencate più avanti. .SS Record Normalmente i record sono separati dal carattere newline. Si può controllare il modo in cui i record sono separati assegnando valori alla variabile predefinita \fBRS\fP. Se \fBRS\fP contiene un qualsiasi carattere singolo, tale carattere separa i record. Altrimenti, se \fBRS\fP è un'espressione regolare, il testo nell'input che corrisponde a questa espressione regolare sarà il separatore di record. Tuttavia, nella modalità compatibile è preso in considerazione solo il primo carattere della stringa risultante, come separatore. Se \fBRS\fP contiene la stringa nulla, i record sono separati da righe vuote. Quando \fBRS\fP contiene la stringa nulla, il carattere newline ha sempre la funzione di separatore di campo in aggiunta a quello indicato dalla variabile \fBFS\fP, quale che esso sia. .SS Campi .PP Ogni volta che \fIgawk\fP legge un record lo spezza in \fIcampi\fP, usando il valore della variabile \fBFS\fP come separatore di campo. Se \fBFS\fP è un carattere singolo, i campi sono separati da quel carattere. Se \fBFS\fP è la stringa nulla, ogni singolo carattere diventa un campo a sé. Diversamente, si presume che \fBFS\fP sia un'espressione regolare completa. Nel caso particolare in cui \fBFS\fP sia un singolo spazio, i campi sono separati da sequenze di spazi, caratteri di tabulazione o newline. \fBNOTA\fP: Il valore di \fBIGNORECASE\fP (vedi più avanti) influenza anche il modo in cui i campi sono spezzati quando \fBFS\fP è un'espressione regolare, e come i record vengano separati quando \fBRS\fP è un'espressione regolare. .PP Se alla variabile \fBFIELDWIDTHS\fP è assegnata una lista di numeri separati da spazi, ogni campo è considerato di larghezza fissa, e \fIgawk\fP spezza il record secondo le larghezze specificate. Ogni larghezza di campo può opzionalmente essere preceduta da un valore, separato da una virgola, che specifica il numero di caratteri da saltare prima di posizionarsi all'inizio del campo. Il valore di \fBFS\fP è ignorato. Assegnando un nuovo valore a \fBFS\fP o a \fBFPAT\fP si annulla l'effetto di \fBFIELDWIDTHS\fP. .PP Similmente, se alla variabile \fBFPAT\fP è assegnata una stringa che rappresenta un'espressione regolare, ogni campo è composto di testo che corrisponde a quella espressione regolare. In questo caso, l'espressione regolare descrive i campi stessi, invece che il testo che separa i campi. Assegnando un nuovo valore a \fBFS\fP o a \fBFIELDWIDTHS\fP si annulla l'effetto di \fBFPAT\fP. .PP Ogni campo nel record in input può essere individuato dalla sua posizione: \fB$1\fP, \fB$2\fP, e così via. \fB$0\fP è l'intero record, compresi eventuali spazi bianchi iniziali e finali. Non è necessario che i campi siano indicati da costanti: .RS .PP \fBn = 5\fP .br \fBprint $n\fP .RE .PP stampa il quinto campo del record in input. .PP La variabile \fBNF\fP contiene il numero di campi nel record in input. .PP Riferimenti a campi inesistenti (cioè campi dopo \fB$NF\fP) producono la stringa vuota. Tuttavia, l'assegnamento ad un campo inesistente (per esempio \fB$(NF+2) = 5\fP) provoca l'incremento del valore di \fBNF\fP, crea tutti i campi intermedi assegnando loro la stringa nulla, e fa sì che il valore di \fB$0\fP sia ricalcolato utilizzando \fBOFS\fP per separare i campi. Riferimenti a campi con indice negativo producono un errore fatale. Il decremento di \fBNF\fP provoca la perdita dei campi di indice superiore al valore impostato, ed il ricalcolo di \fB$0\fP, utilizzando \fBOFS\fP per separare i campi. .PP L'assegnamento di un valore a un campo esistente provoca la ricostruzione dell'intero record quando si faccia riferimento a \fB$0\fP. Analogamente, assegnare un valore a \fB$0\fP provoca una nuova divisione del record, creando nuovi valori per i suoi campi. .SS "Variabili predefinite" .PP Le variabili predefinite di \fIgawk\fP sono: .PP .TP "\w'\fBFIELDWIDTHS\fR'u+1n" \fBARGC\fP Il numero di argomenti da riga di comando (non include le opzioni di \fIgawk\fP o il sorgente del programma). .TP \fBARGIND\fP L'indice in \fBARGV\fP del file correntemente in elaborazione. .TP \fBARGV\fP Vettore degli argomenti della riga di comando. Il vettore è indicizzato da 0 ad \fBARGC\fP \- 1. La modifica dinamica del contenuto di \fBARGV\fP può controllare i file usati per i dati. .TP \fBBINMODE\fP Su sistemi non\-POSIX, specifica l'uso della modalità \*(lqbinaria\*(rq per tutti i file I/O. I valori numerici 1, 2 e 3 specificano che i file di input, i file di output e tutti i file, rispettivamente, dovrebbero usare I/O binari. I valori di stringa \fB"r"\fP e \fB"w"\fP specificano che i file di input e i file di output, rispettivamente, dovrebbero usare I/O binari. I valori di stringa \fB"rw"\fP e \fB"wr"\fP specificano che tutti i file dovrebbero usare I/O binari. Qualsiasi altro valore di stringa è trattato come \fB"rw"\fP, ma genera un messaggio di avvertimento. .TP \fBCONVFMT\fP Il formato di conversione dei numeri, quello predefinito è \fB"%.6g"\fP. .TP \fBENVIRON\fP Un vettore contenente i valori dell'ambiente corrente. Il vettore è indicizzato dalle variabili d'ambiente, e ogni elemento è il valore di quella variabile (per esempio, \fBENVIRON["HOME"]\fP potrebbe essere \fB"/home/arnold"\fP). .sp In modalità POSIX, la modifica di questo vettore non ha effetto sull'ambiente ereditato dai programmi che \fIgawk\fP esegue per ridirezione o tramite la funzione \fBsystem()\fP. Altrimenti, \fIgawk\fP aggiorna il suo ambiente reale in modo che i programmi che eredita vedano le modifiche. .TP \fBERRNO\fP Se ha luogo un errore di sistema durante una ridirezione per una \fBgetline\fP, o durante una lettura fatta con \fBgetline\fP, oppure in una \fBclose()\fP, \fBERRNO\fP viene impostato a una stringa che descrive l'errore. Il valore è passibile di traduzione nelle localizzazioni diverse dall'inglese. Se la stringa in \fBERRNO\fP corrisponde a un errore di sistema descritto nella variabile \fIerrno\fP(3), il corrispondente valore numerico può essere trovato in \fBPROCINFO["errno"]\fP. Per errori non di sistema, l'elemento \fBPROCINFO["errno"]\fP varrà zero. .TP \fBFIELDWIDTHS\fP Una lista di dimensioni di campo separate da spazi. Se impostato, \fIgawk\fP suddivide l'input secondo campi di larghezza fissa, anziché usare il valore della variabile \fBFS\fP come separatore di campo. Ogni larghezza di campo può opzionalmente essere preceduta da un valore, separato da una virgola, che specifica il numero di caratteri da saltare prima di posizionarsi all'inizio del campo. Si veda \fBCampi\fP, più sopra. .TP \fBFILENAME\fP Il nome del file di input corrente. Se non sono specificati file nella riga di comando, il valore di \fBFILENAME\fP è \*(lq\-\*(rq. Tuttavia, \fBFILENAME\fP è indefinito all'interno della regola \fBBEGIN\fP (a meno che non sia impostato da \fBgetline\fP). .TP \fBFNR\fP Il numero di record corrente del file in input corrente. .TP \fBFPAT\fP Un'espressione regolare che descrive il contenuto dei campi in un record. Se impostato, \fIgawk\fP suddivide l'input in campi, dove i campi corrispondono all'espressione regolare, invece di usare il valore di \fBFS\fP come separatore di campo. Si veda \fBCampi\fP, più sopra. .TP \fBFS\fP Il separatore di campo, quello predefinito è uno spazio. Si veda \fBCampi\fP, più sopra. .TP \fBFUNCTAB\fP Un vettore i cui indici e i corrispondenti valori sono i nomi di tutte le funzioni definite dall'utente o funzioni di estensione presenti nel programma. \fBNOTA\fP: Si può non usare l'istruzione \fBdelete\fP applicandola al vettore \fBFUNCTAB\fP. .TP \fBIGNORECASE\fP Controlla la sensibilità alla distinzione tra maiuscole e minuscole in tutte le espressioni regolari e nelle operazioni sulle stringhe. Se \fBIGNORECASE\fP ha un valore diverso da zero, il confronto di stringhe e la ricerca di corrispondenze nei criteri di ricerca, la separazione di campi tramite \fBFS\fP e \fBFPAT\fP, la separazione di record tramite \fBRS\fP, la ricerca di corrispondenze nelle espressioni regolari con \fB~\fP e \fB!~\fP, e le funzioni predefinite \fBgensub()\fP, \fBgsub()\fP, \fBindex()\fP, \fBmatch()\fP, \fBpatsplit()\fP, \fBsplit()\fP, e \fBsub()\fP ignoreranno tutti la differenza tra maiuscole e minuscole nelle operazioni con le espressioni regolari. \fBNOTA\fP: \fINon\fP ha effetto sugli indici dei vettori. Tuttavia, sulle funzioni \fBasort()\fP e \fBasorti()\fP ha effetto. .sp .5 Così, se \fBIGNORECASE\fP è diverso da zero, \fB/aB/\fP corrisponde a tutte queste stringhe : \fB"ab"\fP, \fB"aB"\fP, \fB"Ab"\fP e \fB"AB"\fP. Come per tutte le variabili di \*(AK, il valore iniziale di \fBIGNORECASE\fP è zero, cosicché tutte le operazioni sulle espressioni regolari e su stringhe normalmente distinguono tra maiuscole e minuscole. .TP \fBLINT\fP Fornisce un controllo dinamico dell'opzione \fB\-\^\-lint\fP dall'interno di un programma \*(AK. Quando il valore è "vero", \fIgawk\fP stampa avvertimenti lint. Quando è "falso", no. I valori specificabili con l'opzione \fB\-\^\-lint\fP possono anche essere assegnati alla variabile d'ambiente \fBLINT\fP, e hanno gli stessi effetti. Qualsiasi altro valore "vero" stampa solo avvertimenti. .TP \fBNF\fP Il numero di campi nel record corrente. .TP \fBNR\fP Il numero totale di record incontrati finora. .TP \fBOFMT\fP Il formato d'uscita per i numeri, quello predefinito è \fB"%.6g"\fP. .TP \fBOFS\fP Il separatore di campi in uscita, normalmente è uno spazio. .TP \fBORS\fP Il separatore di record in uscita, normalmente la sequenza di fine linea ("\fInewline\fP"). .TP \fBPREC\fP La precisione di lavoro di numeri a virgola mobile con precisione arbitraria, 53 [bit] è il valore predefinito. .TP \fBPROCINFO\fP Gli elementi di questo vettore forniscono accesso alle informazioni sul programma \*(AK in esecuzione. Su alcuni sistemi, ci possono essere elementi nel vettore, da \fB"gruppo1"\fP a \fB"gruppo\fP\fIn\fP\fB"\fP per qualsiasi \fIn\fP, che è il numero di gruppi supplementari che ha il processo. Usare l'operatore \fBin\fP per verificare la presenza di questi elementi. I seguenti elementi sono sicuramente disponibili: .RS .TP \w'\fBPROCINFO["strftime"]\fR'u+1n \fBPROCINFO["argv"]\fP Gli argomenti sulla riga di comando come sono visti da \fIgawk\fP a livello di linguaggio C. Gli indici partono dallo zero. .TP \fBPROCINFO["egid"]\fP Il valore della chiamata di sistema \fIgetegid\fP(2). .TP \fBPROCINFO["errno"]\fP Il valore di \fIerrno\fP(3) quando \fBERRNO\fP è impostato al messaggio di errore associato. .TP \fBPROCINFO["euid"]\fP Il valore della chiamata di sistema \fIgeteuid\fP(2). .TP \fBPROCINFO["FS"]\fP \fB"FS"\fP se la separazione in campi con \fBFS\fP è attiva, \fB"FPAT"\fP se la separazione in campi con \fBFPAT\fP è attiva, \fB"FIELDWIDTHS"\fP se la separazione in campi con \fBFIELDWIDTHS\fP è attiva, o \fB"API"\fP se la separazione in campi con l'analizzatore di input API è attiva. .TP \fBPROCINFO["gid"]\fP Il valore della chiamata di sistema \fIgetgid\fP(2). .TP \fBPROCINFO["identifiers"]\fP Un sottovettore, avente come indici i nomi di tutti gli identificatori usati nel testo del programma AWK. I valori indicano quello che \fIgawk\fP conosce degli identificatori dopo aver finito di analizzare il programma; essi \fInon\fP sono aggiornati durante l'esecuzione del programma. Per ogni identificatore, il valore dell'elemento è uno fra questi: .RS .TP \w'\fB"extension"\fR'u+1n \fB"array"\fP L'identificatore è un vettore. .TP \fB"builtin"\fP L'identificatore è una funzione predefinita. .TP \fB"extension"\fP L'identificatore è una funzione di estensione caricata con \fB@load\fP o \fB\-\^\-load\fP. .TP \fB"scalar"\fP L'identificatore è uno scalare. .TP \fB"untyped"\fP L'identificatore non è classificato (potrebbe essere usato come scalare o come vettore, \fIgawk\fP ancora non lo sa). .TP \fB"user"\fP L'identificatore è una funzione definita dall'utente. .RE .TP \fBPROCINFO["pgrpid"]\fP Il valore della chiamata di sistema \fIgetpgrp\fP(2). .TP \fBPROCINFO["pid"]\fP Il valore della chiamata di sistema \fIgetpid\fP(2). .TP \fBPROCINFO["platform"]\fP Una stringa che indica la piattaforma sulla quale \fIgawk\fP è stato compilato. Può essere una delle alternative seguenti: .RS .TP \fB"djgpp"\fP, \fB"mingw"\fP Microsoft Windows, compilato tramite DJGPP o MinGW, rispettivamente. .TP \fB"os2"\fP OS/2. .TP \fB"posix"\fP GNU/Linux, Cygwin, Mac OS X, e i sistemi Unix precedenti. .TP \fB"vms"\fP OpenVMS o Vax/VMS. .RE .TP \fBPROCINFO["ppid"]\fP Il valore della chiamata di sistema \fIgetppid\fP(2). .TP \fBPROCINFO["strftime"]\fP La stringa di formato data/ora predefinita per \fBstrftime()\fP. Cambiandone il valore cambia anche il modo con cui \fBstrftime()\fP visualizza i valori di data e ora se chiamata senza specificare argomenti. .TP \fBPROCINFO["uid"]\fP Il valore della chiamata di sistema \fIgetuid\fP(2). .TP \fBPROCINFO["version"]\fP La versione di \fIgawk\fP. .PP I seguenti elementi sono presenti se è disponibile il caricamento delle estensioni dinamiche. .TP \fBPROCINFO["api_major"]\fP La versione principale dell'estensione API. .TP \fBPROCINFO["api_minor"]\fP La versione secondaria dell'estensione API. .PP I seguenti elementi sono disponibili se il supporto MPFR è statocompilato in \fIgawk\^\fP: .TP \fBPROCINFO["gmp_version"]\fP La versione della libreria GNU GMP usata per il supporto ai numeri con precisione arbitraria in \fIgawk\fP. .TP \fBPROCINFO["mpfr_version"]\fP La versione della libreria GNU MPFR usata per il supporto ai numeri con precisione arbitraria in \fIgawk\fP. .TP \fBPROCINFO["prec_max"]\fP La massima precisione supportata dalla libreria GNU MPFR per i numeri a virgola mobile con precisione arbitraria. .TP \fBPROCINFO["prec_min"]\fP La minima precisione supportata dalla libreria GNU MPFR per i numeri a virgola mobile con precisione arbitraria. .PP I seguenti elementi possono essere impostati da un programma per cambiare il comportamento di \fIgawk\fP: .TP \fBPROCINFO["NONFATAL"]\fP Se presente, gli errori di I/O per tutte le ridirezioni diventano non fatali. .TP \fBPROCINFO["\fP\fInome\fP\fB", "NONFATAL"]\fP Rende gli errori relativi a \fInome\fP non fatali. .TP \fBPROCINFO["\fP\fIcomando\fP\fB", "pty"]\fP Usa una pseudo\-tty per una comunicazione bidirezionale con \fIcomando\fP invece di impostare due "pipe" unidirezionali. .TP \fBPROCINFO["\fP\fIinput\fP\fB", "READ_TIMEOUT"]\fP Il tempo massimo a disposizione in millisecondi per leggere i dati da \fIinput\fP, dove \fIinput\fP è una stringa di ridirezione o un nome di file. Un valore di zero o o minore di zero significa nessun limite di tempo. .TP \fBPROCINFO["\fP\fIinput\^\fP\fB", "RETRY"]\fP Se un errore di I/O non fatale si verifica leggendo dati da un file di \fIinput\fP, e questo elemento di vettore esiste, \fBgetline\fP restituisce \-2 invece di restituire il valore previsto di \-1 e di configurare \fIl'input\fP in modo da non fornire ulteriori dati. Un errore di I/O non fatale si verifica quando \fIerrno\fP(3) ha il valore EAGAIN, EWOULDBLOCK, EINTR o ETIMEDOUT. Questo può tornare utile nel caso si utilizzi \fBPROCINFO["\fP\fIinput\^\fP\fB", "READ_TIMEOUT"]\fP o in situazioni in cui un descrittore di file è stato configurato in modo da non bloccarsi in caso di errore. .TP \fBPROCINFO["sorted_in"]\fP Se questo elemento esiste in \fBPROCINFO\fP, il suo valore controlla l'ordine in cui gli elementi del vettore sono attraversati nei cicli \fBfor\fP. I valori supportati sono \fB"@ind_str_asc"\fP, \fB"@ind_num_asc"\fP, \fB"@val_type_asc"\fP, \fB"@val_str_asc"\fP, \fB"@val_num_asc"\fP, \fB"@ind_str_desc"\fP, \fB"@ind_num_desc"\fP, \fB"@val_type_desc"\fP, \fB"@val_str_desc"\fP, \fB"@val_num_desc"\fP, and \fB"@unsorted"\fP. Il valore può essere anche il nome (come \fIstringa\fP) di una qualsiasi funzione di confronto definita nel seguente modo: .sp .in +5m \fBfunction cmp_func(i1, v1, i2, v2)\fP .in -5m .sp dove \fIi1\fP e \fIi2\fP sono gli indici, e \fIv1\fP e \fIv2\fP sono i valori corrispondenti dei due elementi che si stanno confrontando. Dovrebbe restituire un numero minore, uguale o maggiore di 0, a seconda di come devono essere ordinati gli elementi del vettore. .RE .TP \fBROUNDMODE\fP La modalità di arrotondamento da usare per operazioni sui numeri con precisione arbitraria, quella predefinita è \fB"N"\fP (IEEE\-754 roundTiesToEven mode). Sono accettati i valori: .RS .TP \fB"A"\fP o \fB"a"\fP per arrotondamento lontano da zero (per eccesso). Questi valori sono disponibili solo se la versione della libreria GNU MPFR supporta gli arrotondamenti lontano da zero. .TP "\w'\fB\(dqD\(dq\fR or \fB\(dqd\(dq\fR'u+1n" \fB"D"\fP o \fB"d"\fP per roundTowardNegative. .TP \fB"N"\fP o \fB"n"\fP per roundTiesToEven. .TP \fB"U"\fP o \fB"u"\fP per roundTowardPositive. .TP \fB"Z"\fP o \fB"z"\fP per roundTowardZero. .RE .TP \fBRS\fP Il separatore di record in input (se non specificato è "newline"). .TP \fBRT\fP Il terminatore di record. \fIGawk\fP pone \fBRT\fP uguale al testo in input che corrisponde al carattere o alla espressione regolare indicati in \fBRS\fP. .TP \fBRSTART\fP L'indice del primo carattere trovato da \fBmatch()\fP, oppure 0 se non ci sono corrispondenze (questo implica che gli indici dei caratteri inizino da uno). .TP \fBRLENGTH\fP La lunghezza della stringa trovata da \fBmatch()\fP; oppure \-1 se non ci sono corrispondenze. .TP \fBSUBSEP\fP La stringa usata per separare indici multipli negli elementi di un vettore, quella predefinita è \fB"\e034"\fP. .TP \fBSYMTAB\fP Un vettore i cui indici sono i nomi di tutti i vettori e le variabili globali attualmente definite presenti nel programma. Il vettore può essere usato per l'accesso indiretto in lettura e scrittura del valore di una variabile: .sp .nf .in +5m \fBfoo = 5 SYMTAB["foo"] = 4 print foo # stampa 4\fP .fi .in -5m .sp La funzione \fBtypeof()\fP può essere usata per controllare se un elemento in \fBSYMTAB\fP è un vettore. Non è possibile usare l'istruzione \fBdelete\fP per il vettore \fBSYMTAB\fP e neppure impostare elementi il cui indice non sia un nome di variabile. .TP \fBTEXTDOMAIN\fP Il dominio di testo del programma \*(AK ; usato per trovare le traduzioni localizzate delle stringhe del programma. .SS Array .PP I vettori hanno per indice un'espressione tra parentesi quadre (\fB[\fP e \fB]\fP). Se l'espressione è formata da una lista di espressioni (\fIexpr\fP, \fIexpr\fP .\|.\|.) l'indice del vettore è una stringa ottenuta concatenando i valori (stringa) di ogni espressione, separati dal valore della variabile \fBSUBSEP\fP. Questa modalità è usata per simulare vettori multidimensionali. Per esempio: .PP .RS \fBi = "A";\^ j = "B";\^ k = "C"\fP .br \fBx[i, j, k] = "hello, world\en"\fP .RE .PP assegna la stringa \fB"hello,\ world\en"\fP all'elemento del vettore \fBx\fP che è indicizzato dalla stringa \fB"A\e034B\e034C"\fP. In \*(AK, tutti i vettori sono associativi, cioè indicizzati da valori di tipo stringa. .PP L'operatore speciale \fBin\fP può essere usato per controllare se un vettore contiene un certo valore come indice. .PP .RS .nf \fBif (val in vettore) print vettore[val]\fP .fi .RE .PP Se il vettore ha indici multipli, si usi \fB(i, j) in vettore\fP. .PP Il costrutto \fBin\fP può anche essere usato in un ciclo \fBfor\fP per iterare su tutti gli elementi di un vettore. Comunque, il costrutto \fB(i, j) in vettore\fP funziona solo nelle verifiche, non nei cicli \fBfor\fP. .PP Un elemento di un vettore può essere cancellato con l'istruzione \fBdelete\fP. L'istruzione \fBdelete\fP può anche essere usata per cancellare l'intero contenuto di un vettore, basta specificare il nome del vettore stesso senza indici. .PP \fIgawk\fP supporta veri vettori multidimensionali. Non richiede che tali vettori siano \*(lqrettangolare\*(rq come in C or C++. Per esempio: .sp .RS .nf \fBa[1] = 5 a[2][1] = 6 a[2][2] = 7\fP .fi .RE .PP Si potrebbe aver necessità di dire a \fIgawk\fP che un elemento di un vettore è in realtà un sottovettore per usarlo dove \fIgawk\fP si aspetta di trovare un vettore (come nel secondo argomento di \fBsplit()\fP). Si può fare questo creando un elemento nel sottovettore e cancellandolo poi con l'istruzione \fBdelete\fP. .SS Spazi\-dei\-nomi \fIGawk\fP fornisce una semplice funzionalità, \fInamespace\fP, (spazio\-dei\-nomi) per ovviare al fatto che tutte le variabili in AWK sono globali. .PP Un \fInome qualificato\fP consiste di due identificativi semplici, congiunti da una coppia di due punti (\fB::\fP). Il primo dei due identificativi designa lo spazio\-dei\-nomi (namespace) mentre il secondo è il nome della variabile al suo interno. Tutti i nomi semplici (non qualificati) sono considerati come appartenenti allo spazio\-dei\-nomi \*(lqcorrente\*(rq; lo spazio\-dei\-nomi predefinito ha nome \fBawk\fP. Comunque, gli identificativi i cui nomi sono composti solo da lettere maiuscole, vengono sempre considerati come facenti parte dello spazio\-dei\-nomi \fBawk\fP, anche se lo spazio\-dei\-nomi corrente è diverso da quello predefinito. .PP Si può cambiare lo spazio\-dei\-nomi corrente tramite la direttiva \fB@namespace "\fP\fInome\^\fP\fB"\fP. .PP I nomi delle funzioni interne predefinite non possono essere usati come nomi di uno spazio\-dei\-nomi. I nomi di ulteriori funzioni, fornite da \fIgawk\fP possono essere usati come nomi di uno spazio\-dei\-nomi o come semplici identificativi in altri spazi\-dei\-nomi. Per ulteriori dettagli, vedere \*(EP. .SS "Notazione e conversione delle variabili" .PP Le variabili e i campi possono essere numeri (in virgola mobile), stringhe, o entrambe le cose. Possono anche essere espressioni regolari. Come sia interpretato il valore di una variabile dipende dal contesto. In un'espressione numerica, sarà trattato come un numero; usato come stringa, sarà trattato come tale. .PP Per far trattare una variabile come numero, le si sommi zero; per ottenere che venga trattata come come stringa, le si concateni la stringa nulla. .PP Le variabili non inizializzate hanno sia il valore numerico zero che il valore di stringa "" (la stringa nulla, o vuota). .PP Quando una stringa deve essere convertita in un numero, la conversione è compiuta con \fIstrtod\fP(3). I numeri sono convertiti a stringhe usando \fIsprintf\fP(3) col valore di \fBCONVFMT\fP come stringa di formato ed il valore numerico della variabile come argomento. Tuttavia, anche se tutti i numeri in \*(AK sono in virgola mobile ("float"), i valori privi di decimali sono \fIsempre\fP convertiti in numeri interi. Così, dati .PP .RS .nf \fBCONVFMT = "%2.2f" a = 12 b = a ""\fP .fi .RE .PP la variabile \fBb\fP ha un valore di tipo stringa di \fB"12"\fP e non \fB"12.00"\fP. .PP \fBNOTA\fP: Quando si opera in modalità POSIX (come con l'opzione \fB\-\^\-posix\fP), bisogna fare attenzione che le impostazioni per la localizzazione possono interferire col modo in cui sono trattati i numeri decimali: il separatore decimale dei numeri che si forniscono a \fIgawk\fP deve essere conforme a quello che si aspetta la localizzazione in uso, che sia un punto (.) o una virgola (,). .PP \fIGawk\fP esegue i confronti nel modo seguente: Se due variabili sono numeriche, sono confrontate numericamente. Se una è numerica e l'altra è una stringa interpretabile come \*(lqstringa numerica,\*(rq sono pure confrontate numericamente. Negli altri casi, gli eventuali valori numerici sono convertiti in stringhe, ed è eseguito un confronto tra stringhe. Ovviamente, due stringhe sono confrontate come stringhe. .PP Si noti che le costanti stringa, come \fB"57"\fP, \fInon\fP sono stringhe numeriche, ma solo costanti stringa. L'idea di \*(lqstringa numerica\*(rq si applica solo ai campi, all'input di \fBgetline\fP, a \fBFILENAME\fP, agli elementi di \fBARGV\fP di \fBENVIRON\fP, ed agli elementi di un vettore creato da \fBsplit()\fP o da \fBpatsplit()\fP che abbiano le caratteristiche di una stringa numerica. L'idea fondamentale è che i dati \fIimmessi dall'utente\fP, e solo essi, se risultano essere numerici, saranno trattati come numeri. .SS "Costanti ottali ed esadecimali" Nel codice sorgente del programma si possono usare costanti ottali ed esadecimali in stile C. Per esempio, il valore ottale \fB011\fP è uguale al decimale \fB9\fP, e il valore esadecimale \fB0x11\fP è uguale al decimale 17. .SS "Costanti di tipo stringa" .PP Le costanti stringa in \*(AK sono sequenze di caratteri racchiusi tra doppi apici (come \fB"valore"\fP). All'interno delle stringhe, sono riconosciute alcune \fIsequenze di protezione\fP, come in in C. Queste sono: .PP .TP "\w'\fB\e\^\fIddd\fR'u+1n" \fB\e\e\fP Una barra inversa letterale. .TP \fB\ea\fP Il carattere \*(lqalert\*(rq; in genere il carattere \s-1ASCII\s+1 \s-1BEL\s+1. .TP \fB\eb\fP Tasto di cancellazione all'indietro (backspace). .TP \fB\ef\fP Salto pagina (form\-feed). .TP \fB\en\fP Nuova riga (newline). .TP \fB\er\fP Ritorno carrello (CR). .TP \fB\et\fP Tabulazione orizzontale. .TP \fB\ev\fP Tabulazione verticale. .TP \fB\ex\fP\fI\^cifre_esa\fP Il carattere rappresentato dalla stringa di cifre esadecimali dopo la \fB\ex\fP. Fino a due cifre esadecimali che seguono sono considerate parte della sequenza di protezione. Per esempio, \fB"\ex1B"\fP è il carattere \s-1ASCII\s+1 \s-1ESC\s+1 (escape). .TP \fB\e\fP\fIddd\fP Il carattere rappresentato da una sequenza di 3 cifre ottali. Per esempio, \fB"\e033"\fP è il carattere \s-1ASCII\s+1 \s-1ESC\s+1 (escape). .TP \fB\e\fP\fIc\fP Il carattere letterale \fIc\^\fP. .PP In modalità compatibile, i caratteri rappresentati da sequenze di protezione ottali ed esadecimali sono trattati letteralmente, se usati in costanti costituite da espressioni regolari. Così, \fB/a\e52b/\fP è equivalente a \fB/a\e*b/\fP. .SS "Costanti di tipo Regexp" Una costante di tipo espressione regolare è una sequenza di caratteri racchiusa tra barre (come \fB/valore/\fP). Come stabilire una corrispondenza con un'espressione regolare è descritto in maniera più dettagliata più avanti; vedere \fBEspressioni regolari\fP. .PP Le sequenze di protezione descritte sopra si possono usare anche all'interno di costanti che sono espressioni regolari (p.es., \fB/[\ \et\ef\en\er\ev]/\fP corrisponde a tutti i caratteri non stampabili [bianchi]). .PP \fIGawk\fP consente anche di usare costanti formate da espressioni regolari \fIfortemente tipizzate\fP. I nome di tali costanti sono preceduti da un simbolo \fB@\fP (così: \fB@/valore/\fP). Queste costanti possono essere assegnare a scalari (variabili, elementi di un vettore) e passate a funzione definite dall'utente. Le variabili il cui valore è stato assegnato in questo modo hanno come tipo quello di variabili di espressioni regolari. .SH "CRITERI DI RICERCA E AZIONI" \*(AK è un linguaggio che procede per righe. Il criterio va a inizio riga, l'azione lo segue. Le istruzioni dell'azione sono racchiuse tra \fB{\fP e \fB}\fP. Sia il criterio che l'azione possono mancare ma, naturalmente, non entrambi. Se manca il criterio, l'azione è eseguita per ogni record in input. Omettere invece l'azione equivale a specificare .RS .PP \fB{ print }\fP .RE .PP ossia stampare l'intero record. .PP I commenti cominciano col carattere \fB#\fP, e continuano fino a fine riga. Si possono separare le istruzioni con righe vuote. Un'istruzione finisce normalmente alla fine della riga, a meno che non termini con una virgola, \fB{\fP, \fB?\fP, \fB:\fP, \fB&&\fP, o \fB||\fP. Anche le istruzioni in righe terminanti con \fBdo\fP o \fBelse\fP continuano automaticamente alla riga successiva. Negli altri casi, un'istruzione può continua sulla riga successiva se termina con \*(lq\e\*(rq, nel qual caso il "newline" è ignorato. Comunque, un \*(lq\e\*(rq che venga dopo un carattere \fB#\fP non è speciale. .PP Si possono scrivere più istruzioni sulla stessa riga separandole con \*(lq;\*(rq. Questo si applica sia alle istruzioni all'interno di un'azione (il caso più comune), sia ai gruppi criterio\-azione stessi. .SS "Criteri di ricerca" I criteri di ricerca di \*(AK possono assumere le forme seguenti: .PP .RS .nf \fBBEGIN\fP \fBEND\fP \fBBEGINFILE\fP \fBENDFILE\fP \fB/\fP\fIespressione regolare\fP\fB/\fP \fIespressione di relazione\fP \fIcriterio\fP\fB && \fP\fIcriterio\fP \fIcriterio\fP\fB || \fP\fIcriterio\fP \fIcriterio\fP\fB ? \fP\fIcriterio\fP\fB : \fP\fIcriterio\fP \fB(\fP\fIcriterio\fP\fB)\fP \fB!\fP\fI criterio\fP \fIcriterio1\fP\fB, \fP\fIcriterio2\fP .fi .RE .PP \fBBEGIN\fP e \fBEND\fP sono due tipi speciali di criteri di ricerca, che non dipendono dai dati in input. Le azioni di tutti i criteri di ricerca \fBBEGIN\fP sono unite insieme, come se tutte le istruzioni fossero scritte in un'unica regola \fBBEGIN\fP, e sono eseguite prima che sia letto qualsiasi input. Allo stesso modo, tutte le regole \fBEND\fP sono fuse insieme, ed eseguite dopo che tutti i dati in input sono terminati o dopo che si è incontrata l'istruzione \fBexit\fP. \fBBEGIN\fP e \fBEND\fP non possono essere combinati con altri criteri in espressioni di ricerca. I criteri \fBBEGIN\fP e \fBEND\fP devono necessariamente essere seguiti dall'indicazione di un'azione. .PP \fBBEGINFILE\fP e \fBENDFILE\fP sono altri criteri speciali le cui azioni sono eseguite prima della lettura del primo record di ogni file di input richiamato sulla riga di comando, e dopo la lettura dell'ultimo record di ognuno di questi file. All'interno della regola \fBBEGINFILE\fP, il valore di \fBERRNO\fP è una stringa vuota se il file è stato aperto con successo. Altrimenti, in caso di problemi col file il codice dovrebbe usare \fBnextfile\fP per saltarlo. Se non lo fa, \fIgawk\fP emette il solito errore fatale per i file che non possono essere aperti. .PP Per i criteri del tipo \fB/\fP\fIespressione regolare\fP\fB/\fP l'azione associata è eseguita per ogni record in input che corrisponde all'espressione regolare. Le espressioni regolari hanno la stessa forma di quelle di \fIegrep\fP(1), e sono descritte più avanti. .PP In un'\fIespressione relazionale\fP si può usare qualsiasi operatore definito nella sezione sulla azioni, più avanti. Generalmente l'espressione relazionale è utilizzata per verificare se certi campi siano individuati da determinate espressioni regolari. .PP Gli operatori \fB&&\fP, \fB||\fP e \fB!\fP sono rispettivamente l'AND logico, l'OR logico e il NOT logico. Come i loro equivalenti del linguaggio C, sono valutati solo il numero di operandistrettamente necessario a decidere il risultato, a partire da quello più a sinistra ("short\-circuit evaluation"). Sono usati per combinare espressioni di ricerca più semplici. Come nella maggior parte dei linguaggi, si possono usare parentesi per cambiare l'ordine di valutazione. .PP L'operatore \fB?\^:\fP è simile allo stesso operatore in C: se il primo criterio è vero, allora il criterio utilizzato per il test è il secondo, altrimenti è il terzo. Dei criteri secondo e terzo, ne è valutato sempre solo uno. .PP Un'espressione nella forma \fIcriterio1\fP\fB, \fP\fIcriterio2\fP è detta \fIcriterio intervallo\fP. Essa individua tutti i record a partire da quello che ha corrispondenza con \fIcriterio1\fP, fino a quello che corrisponde a \fIcriterio2\fP, compreso. Non può essere combinata con alcun'altra espressione. .SS "Espressioni regolari" Le espressioni regolari sono del tipo esteso che si trova in \fIegrep\fP. Sono composte da caratteri secondo le regole seguenti: .TP "\w'\fB[^\fIabc.\|.\|.\fB]\fR'u+2n" \fIc\fP Corrisponde al carattere (non speciale) \fIc\fP. .TP \fI\ec\fP Corrisponde al carattere \fIc\fP considerato letteralmente. .TP \&\fB.\fP Corrisponde a qualsiasi carattere, \fIcompreso\fP "newline". .TP \fB^\fP Corrisponde all'inizio di una stringa. .TP \fB$\fP Corrisponde alla fine di una stringa. .TP \fB[\fP\fIabc.\|.\|.\fP\fB]\fP Una lista di caratteri: corrisponde a uno qualsiasi dei caratteri \fIabc.\|.\|.\fP. Si possono includere intervalli di caratteri separandoli con un trattino. Per aggiungere alla lista il carattere trattino, inserirlo all'inizio o alla fine della lista stessa. .TP \fB[^\fP\fIabc.\|.\|.\fP\fB]\fP Una lista di caratteri negata: corrisponde a qualsiasi carattere eccetto \fIabc.\|.\|.\fP. .TP \fIr1\fP\fB|\fP\fIr2\fP Alternativa: corrisponde a \fIr1\fP oppure a \fIr2\fP. .TP \fIr1r2\fP Concatenazione: corrisponde a \fIr1\fP, e poi \fIr2\fP. .TP \fIr\^\fP\fB+\fP Corrisponde a una o più \fIr\fP. .TP \fIr\fP\fB*\fP Corrisponde a zero o più \fIr\fP. .TP \fIr\^\fP\fB?\fP Corrisponde a zero o una \fIr\fP. .TP \fB(\fP\fIr\fP\fB)\fP Raggruppamento: corrisponde a \fIr\fP. .TP .PD 0 \fIr\fP\fB{\fP\fIn\fP\fB}\fP .TP .PD 0 \fIr\fP\fB{\fP\fIn\fP\fB,}\fP .TP .PD \fIr\fP\fB{\fP\fIn\fP\fB,\fP\fIm\fP\fB}\fP Uno o due numeri racchiusi tra parentesi graffe indicano una \fIespressione di intervallo\fP. Se c'è un numero tra parentesi graffe, l'espressione regolare che precede \fIr\fP è ripetuta \fIn\fP volte. Se tra parentesi graffe ci sono due numeri separati da virgola, \fIr\fP è ripetuta da \fIn\fP ad \fIm\fP volte. Se c'è un numero seguito da una virgola, \fIr\fP è ripetuta almeno \fIn\fP volte. .TP \fB\ey\fP Corrisponde alla stringa vuota all'inizio o alla fine di una parola. .TP \fB\eB\fP Corrisponde alla stringa vuota all'interno di una parola. .TP \fB\e<\fP Corrisponde alla stringa vuota all'inizio di una parola. .TP \fB\e>\fP Corrisponde alla stringa vuota alla fine di una parola. .TP \fB\es\fP Corrisponde a qualsiasi spazio vuoto. .TP \fB\eS\fP Corrisponde a qualsiasi carattere che non sia uno spazio vuoto. .TP \fB\ew\fP Corrisponde a un qualsiasi carattere che possa far parte di una parola, cioè lettere, numeri o trattino basso). .TP \fB\eW\fP Corrisponde a un qualsiasi carattere che non possa far parte di una parola. .TP \fB\e`\fP Corrisponde alla stringa vuota all'inizio di una stringa. .TP \fB\e'\fP Corrisponde alla stringa vuota alla fine di una stringa. .PP Le sequenze di protezione valide all'interno delle costanti stringa (vedere \fBCostanti di tipo stringa\fP) sono ammesse anche nelle espressioni regolari. .PP Le \fIclassi di caratteri\fP sono una nuova funzionalità introdotta nello standard \*(PX. Una classe di caratteri è una speciale notazione per indicare liste di caratteri accomunati da uno specifico attributo, dove però i caratteri veri e propri possono variare a seconda della nazione e del set di caratteri. Per esempio, la nozione di "carattere alfabetico" valida negli Stati Uniti è diversa da quella valida in Francia. .PP Una classe di caratteri è ammessa solo \fIall'interno\fP delle parentesi quadre di una lista di caratteri di una espressione regolare. Le classi di caratteri si rappresentano con \fB[:\fP, una parola chiave indicante la classe, e \fB:]\fP. Queste sono le classi di caratteri definite dallo standard \*(PX: .TP "\w'\fB[:alnum:]\fR'u+2n" \fB[:alnum:]\fP Caratteri alfanumerici. .TP \fB[:alpha:]\fP Caratteri alfabetici. .TP \fB[:blank:]\fP Caratteri "spazio" e "tab". .TP \fB[:cntrl:]\fP Caratteri di controllo. .TP \fB[:digit:]\fP Caratteri numerici. .TP \fB[:graph:]\fP Caratteri che siano sia stampabili che visibili (uno spazio è stampabile ma non visibile, mentre \fBa\fP è entrambe le cose). .TP \fB[:lower:]\fP Caratteri alfabetici minuscoli. .TP \fB[:print:]\fP Caratteri stampabili (cioè caratteri che non siano di controllo). .TP \fB[:punct:]\fP Caratteri di punteggiatura (cioè caratteri che non siano né lettere, né cifre, né caratteri di controllo, né caratteri di spaziatura). .TP \fB[:space:]\fP Caratteri di spaziatura (come lo spazio, "tab", "formfeed", per citarne solo alcuni). .TP \fB[:upper:]\fP Caratteri alfabetici maiuscoli. .TP \fB[:xdigit:]\fP Cifre esadecimali. .PP Per fare un esempio, prima dell'introduzione dello standard \*(PX si sarebbe dovuto scrivere \fB/[A\-Za\-z0\-9]/\fP per individuare caratteri alfanumerici. Qualora il set di caratteri vigente avesse compreso altri caratteri alfanumerici, l'espressione non li avrebbe riconosciuti, e se il set di caratteri fosse rappresentato in modo diverso da \s-1ASCII\s+1, non sarebbero riconosciuti neanche i caratteri alfanumerici \s-1ASCII\s+1. Con le classi di caratteri \*(PX, si può scrivere \fB/[[:alnum:]]/\fP, che troverà corrispondenza con i caratteri alfabetici e numerici previsti dal set di caratteri in uso, qualunque esso sia. .PP Nelle liste di caratteri possono comparire due sequenze speciali aggiuntive. Esse si applicano ai set di caratteri non \s-1ASCII\s+1, i quali possono comprendere sia simboli singoli (chiamati \fIelementi di collazione\fP) rappresentati da più di un carattere, sia gruppi di caratteri tra loro equivalenti ai fini della \fIcollazione\fP o dell'ordinamento. Per esempio, in francese una \*(lqe\*(rq semplice ed una \*(lqe\h'-\w:e:u'\`\*(rq con l'accento grave sono equivalenti. .TP Simboli di collazione Un simbolo di collazione è un elemento di confronto costituito da più di un carattere racchiuso tra \fB[.\fP e \fB.]\fP. Per esempio, se \fBch\fP è un elemento di collazione, allora \fB[[.ch.]]\fP è l'espressione regolare che lo individua, mentre \fB[ch]\fP è un'espressione regolare che individua o il carattere \fBc\fP o il carattere \fBh\fP. .TP Classi di Equivalenza Una classe di equivalenza è un nome, dipendente dalla localizzazione, associato a una lista di caratteri tra loro equivalenti. Il nome è racchiuso tra \fB[=\fP e \fB=]\fP. Per esempio, il nome \fBe\fP potrebbe essere usato per rappresentare globalmente i caratteri \*(lqe\*(rq, \*(lqe\h'-\w:e:u'\\*(rq', ed \*(lqe\h'-\w:e:u'\`\*(rq. In questo caso, \fB[[=e]]\fP è un'espressione regolare compatibile con uno qualsiasi dei caratteri \fBe\fP, \fBe\h'-\w:e:u'\'\fP, ed \fBe\h'-\w:e:u'\`\fP. .PP Queste funzionalità sono molto apprezzabili quando la lingua corrente non è l'inglese. Le funzioni di libreria che \fIgawk\fP usa nella valutazione di espressioni regolari riconoscono attualmente solo le classi di caratteri \*(PX, non i simboli di collazione né le classi di equivalenza. .PP Gli operatori \fB\ey\fP, \fB\eB\fP, \fB\e<\fP, \fB\e>\fP, \fB\es\fP, \fB\eS\fP, \fB\ew\fP, \fB\eW\fP, \fB\e`\fP ed \fB\e'\fP sono specifici di \fIgawk\fP; queste estensioni sono possibili grazie alle facilitazioni derivanti dall'uso della libreria "regexp" di \*(GN. .PP Quelle che seguono sono le opzioni della riga di comando che controllano come \fIgawk\fP interpreta i caratteri nelle espressioni regolari. .TP Nessuna opzione In assenza di indicazioni, \fIgawk\fP mette a disposizione tutte le facilitazioni caratteristiche delle espressioni regolari \*(PX e degli operatori \*(GN descritti più sopra. .TP \fB\-\^\-posix\fP Sono riconosciute solo le espressioni regolari \*(PX, non gli operatori \*(GN (per esempio, \fB\ew\fP individua il carattere \fBw\fP). .TP \fB\-\^\-traditional\fP Le espressioni regolari sono valutate secondo le regole del tradizionale \fIawk\fP per \*(UK. Gli operatori \*(GN non hanno un significato speciale, e le espressioni di intervallo non sono disponibili. I caratteri descritti da sequenze ottali o esadecimali sono trattati letteralmente, anche se rappresentano metacaratteri di espressioni regolari. .TP \fB\-\^\-re\-interval\fP Sono permesse le espressioni di intervallo, anche se è stato specificato \fB\-\^\-traditional\fP. .SS Azioni Le istruzioni di azione sono racchiuse tra parentesi graffe, \fB{\fP e \fB}\fP. L'insieme delle istruzioni di azione è formato dalle solite istruzioni di assegnamento, condizionali e iterative presenti nella maggior parte dei linguaggi. Gli operatori, le strutture di controllo e le istruzioni di input/output ricalcano quelli corrispondenti nel linguaggio C. .SS Operatori .PP Gli operatori di \*(AK, in ordine decrescente di precedenza, sono .PP .TP "\w'\fB*= /= %= ^=\fR'u+1n" \fB(\fP\&.\|.\|.\fB)\fP Raggruppamento .TP \fB$\fP Riferimento a campi. .TP \fB++ \-\^\-\fP Incremento e decremento, sia prefisso che suffisso. .TP \fB^\fP Elevamento a potenza (si può anche usare \fB**\fP al suo posto, e \fB**=\fP nell'assegnamento con operatore). .TP \fB+ \- !\fP Più e meno unari, e negazione logica. .TP \fB* / %\fP Moltiplicazione, divisione e resto della divisione. .TP \fB+ \-\fP Addizione e sottrazione. .TP \fIspace\fP Concatenazione di stringhe. .TP \fB| |&\fP I/O proveniente dall'output di comandi [pipe] per \fBgetline\fP, \fBprint\fP e \fBprintf\fP. .TP \fB< > <= >= == !=\fP I normali operatori di relazione. .TP \fB~ !~\fP Corrispondenza tra espressioni regolari, e nessuna corrispondenza. \fBNOTA\fP: Non usare un'espressione regolare costante (\fB/foo/\fP) come operando di sinistra di \fB~\fP o \fB!~\fP. Usare un'espressione regolare solo come operando di destra. L'espressione \fB/foo/ ~ \fP\fIexp\fP equivale a richiedere \fB(($0 ~ /foo/) ~ \fP\fIexp\fP\fB)\fP. Di solito \fInon\fP è questo, quel che si vorrebbe. .TP \fBin\fP Controllo di appartenenza a un vettore. .TP \fB&&\fP AND logico. .TP \fB||\fP OR logico. .TP \fB?:\fP L'espressione condizionale in stile C. Ha la forma \fIespressione1\fP\fB ?\fP\fIespressione2\fP\fB: \fP\fIespressione3\fP\&. Se \fIespressione1\fP è vera, il valore dell'espressione è \fIespressione2\fP, altrimenti è \fIespressione3\fP. Viene calcolata solo una delle due espressioni \fIespressione2\fP ed \fIespressione3\fP. .TP \fB= += \-= *= /= %= ^=\fP Assegnamento. Sono permessi sia l'assegnamento assoluto \fB(\fP\fIvar\fP\fB = \fP\fIvalore\fP\fB)\fP che quello con operatore (le altre forme). .SS "Istruzioni di controllo" .PP Le istruzioni di controllo sono le seguenti: .PP .RS .nf \fBif (\fP\fIcondizione\fP\fB) \fP\fIistruzione\fP [ \fBelse\fP\fI istruzione \fP] \fBwhile (\fP\fIcondizione\fP\fB) \fP\fIistruzione \fP \fBdo \fP\fIistruzione \fP\fBwhile (\fP\fIcondizione\fP\fB)\fP \fBfor (\fP\fIespressione1\fP\fB; \fP\fIespressione2\fP\fB; \fP\fIespressione3\fP\fB) \fP\fIistruzione\fP \fBfor (\fP\fIvar \fP\fBin\fP\fI vettore\fP\fB) \fP\fIistruzione\fP \fBbreak\fP \fBcontinue\fP \fBdelete \fP\fIvettore\^\fP\fB[\^\fP\fIindice\^\fP\fB]\fP \fBdelete \fP\fIvettore\^\fP \fBexit\fP [ \fIespressione\fP ] \fB{ \fP\fIistruzioni \fP\fB}\fP \fBswitch (\fP\fIespressione\fP\fB) { case \fP\fIvalore\fP\fB|\fP\fIespressione_regolare\fP\fB : \fP\fIistruzione \&.\^.\^. \fP[ \fBdefault: \fP\fIistruzione \fP] \fB}\fP .fi .RE .SS "Istruzioni di I/O" .PP Le istruzioni di input/output sono le seguenti: .PP .TP "\w'\fBprintf \fIfmt, expr-list\fR'u+1n" \fBclose(\fP\fIfile \fP[\fB, \fP\fIcome\fP]\fB)\fP Chiude un file, una pipe o un coprocesso. Il parametro facoltativo \fIcome\fP dovrebbe essere usato solo per chiudere un'estremità di una pipe bi\-direzionale aperta con un coprocesso. Il valore dev'essere una stringa, o \fB"to"\fP o \fB"from"\fP. .TP \fBgetline\fP Imposta \fB$0\fP usando la successiva riga di input; imposta \fBNF\fP, \fBNR\fP, \fBFNR\fP, \fBRT\fP. .TP \fBgetline <\fP\fIfile\fP Imposta \fB$0\fP usando la successiva riga di \fIfile\fP; imposta \fBNF\fP, \fBRT\fP. .TP \fBgetline\fP\fI variabile\fP Imposta \fIvariabile\fP dalla successiva riga di input; imposta \fBNR\fP, \fBFNR\fP, \fBRT\fP. .TP \fBgetline\fP\fI variabile\fP\fB <\fP\fIfile\fP Imposta \fIvariabile\fP dalla successiva riga di \fIfile\fP; imposta \fBRT\fP. .TP \fIcomando\fP\fB | getline \fP[\fIvariabile\fP] Esegue \fIcomando\fP dirigendo l'output [del comando] o in \fB$0\fP o in \fIvariabile\fP, come sopra, e \fBRT\fP. .TP \fIcomando\fP\fB |& getline \fP[\fIvariabile\fP] Esegue \fIcomando\fP come un coprocesso dirigendo l'output [del comando] o in \fB$0\fP o in \fIvariabile\fP, come sopra, e \fBRT\fP. I coprocessi sono un'estensione \fIgawk\fP. (Il \fIcomando\fP può anche essere un socket. Vedere la sottosezione \fBNomi di file speciali\fP, più avanti.) .TP \fBnext\fP Cessa l'elaborazione della riga di input corrente. Legge la successiva riga di input, e l'elaborazione ricomincia a partire dal primo criterio di ricerca del programma \*(AK. Se non ci sono più righe in input, \fIgawk\fP esegue i comandi di ogni regola \fBEND\fP, se presenti. .TP \fBnextfile\fP Cessa l'elaborazione del file di input corrente. La prossima riga letta proverrà dal file di input successivo. Aggiorna \fBFILENAME\fP e \fBARGIND\fP, reimposta \fBFNR\fP a 1, e l'elaborazione riprende dal primo criterio di ricerca del programma \*(AK. Se non ci sono più righe in input, \fIgawk\fP esegue i comandi di ogni regola \fBENDFILE\fP ed \fBEND\fP, se presenti. .TP \fBprint\fP Stampa il record corrente. Alla fine della riga in output viene aggiunto il valore della variabile \fBORS\fP. .TP \fBprint\fP\fI lista\-espressioni\fP Stampa le espressioni indicate. Ogni espressione è separata dal valore della variabile \fBOFS\fP. La riga prodotta termina col valore della variabile \fBORS\fP. .TP \fBprint\fP\fI lista\-espressioni\fP\fB >\fP\fIfile\fP Stampa le espressioni indicate su \fIfile\fP. Ogni espressione è separata dal valore della variabile \fBOFS\fP. La riga prodotta termina col valore della variabile \fBORS\fP. .TP \fBprintf\fP\fI fmt, lista\-espressioni\fP Stampa secondo formato. Vedere \fB'istruzione \fP\fIprintf\fP, più avanti. .TP \fBprintf\fP\fI fmt, lista\-espressioni\fP\fB >\fP\fIfile\fP Stampa secondo formato su \fIfile\fP. .TP \fBsystem(\fP\fIriga\-di\-comando\fP\fB)\fP Esegue il comando \fIriga\-di\-comando\fP, e ne restituisce il valore d'uscita. (può non essere disponibile sui sistemi non\-\*(PX). Si veda \*(EP per tutti i dettagli sullo stato d'uscita. .TP \&\fBfflush(\fP[\fIfile\^\fP]\fB)\fP Scarica il contenuto di tutti i buffer associati ai file o alle pipe aperti in scrittura \fIfile\fP. Se \fIfile\fP non è specificato o ha per valore la stringa nulla, l'operazione è eseguita su tutti i file e le pipe aperti in scrittura. .PP Sono permessi anche altri tipi di ridirezione in scrittura per \fBprint\fP e \fBprintf\fP. .TP \fBprint .\|.\|. >>\fP\fI file\fP Aggiunge l'output alla fine di \fIfile\fP. .TP \fBprint .\|.\|. |\fP\fI comando\fP Scrive su una pipe. .TP \fBprint .\|.\|. |&\fP\fI comando\fP Invia dati a un coprocesso o a un socket. (Vedere anche la sottosezione \fBNomi di file speciali\fP, più avanti). .PP Il comando \fBgetline\fP restituisce 1 se tutto va bene, zero in caso di fine file, e \-1 in caso di errore. Se il valore di \fIerrno\fP(3) indica che l'operazione di I/O può essere ritentata, e \fBPROCINFO["\fP\fIinput\^\fP\fB", "RETRY"]\fP è stato impostato, viene restituito il valore \-2 invece che \-1 e ulteriori chiamate a \fBgetline\fP possono essere effettuate. A fronte di un errore \fBERRNO\fP è impostato a una stringa che descrive il problema. .PP \fBNOTA\fP: L'insuccesso nell'apertura di un socket bidirezionale genera un errore non fatale che viene restituito alla funzione chiamante. Se si sta usando una pipe, un coprocesso, o un socket per alimentare la \fBgetline\fP, o da \fBprint\fP o \fBprintf\fP all'interno di un ciclo, si \fIdeve\fP usare \fBclose()\fP per creare una nuova istanza del comando o del socket. \*(AK non chiude automaticamente pipe, socket, o coprocessi quando questi restituiscono EOF. .SS "L'istruzione \fIprintf\fP\^" .PP Le versioni di \*(AK dell'istruzione \fBprintf\fP e della funzione \fBsprintf()\fP (vedi più avanti) accettano i seguenti formati di richiesta conversione: .TP "\w'\fB%g\fR, \fB%G\fR'u+2n" \fB%a\fP,\fB %A\fP Un numero a virgola mobile nel formato [\fB\-\fP]\fB0x\fP\fIh\fP\fB.\fP\fIhhhh\fP\fBp+\-\fP\fIdd\fP (formato esadecimale a virgola mobile di C99). Per \fB%A\fP, si usano lettere maiuscole invece che lettere minuscole. .TP \fB%c\fP Un singolo carattere. Se l'argomento usato per \fB%c\fP è numerico, è considerato come un carattere e stampato. Altrimenti, si suppone che l'argomento sia una stringa, e ne è stampato solo il primo carattere. .TP \fB%d\fP,\fB %i\fP Un numero decimale (solo la sua parte intera). .TP \fB%e\fP,\fB %E\fP Un numero in virgola mobile nella forma [\fB\-\fP]\fId\fP\fB.\fP\fIdddddd\^\fP\fBe\fP[\fB+\-\fP]\fIdd\fP. Il formato \fB%E\fP usa \fBE\fP anziché \fBe\fP. .TP \fB%f\fP,\fB %F\fP Un numero in virgola mobile nella forma [\fB\-\fP]\fIddd\fP\fB.\fP\fIdddddd\fP. Se la libreria di sistema lo supporta, il formato \fB%F\fP è pure disponibile. Si comporta come \fB%f\fP, ma usa lettere maiuscole per i valori speciali \*(lqnon un numero\*(rq e \*(lqinfinito\*(rq. Se \fB%F\fP non è disponibile \fIgawk\fP usa \fB%f\fP. .TP \fB%g\fP,\fB %G\fP Usa la conversione \fB%e\fP o \fB%f\fP, (la più corta delle due), sopprimendo gli zeri non significativi. Il formato \fB%G\fP usa \fB%E\fP invece che \fB%e\fP. .TP \fB%o\fP Un numero ottale senza segno (anche questo intero). .TP .PD \fB%u\fP Un numero decimale senza segno (pure questo intero). .TP \fB%s\fP Una stringa di caratteri. .TP \fB%x\fP,\fB %X\fP Un numero esadecimale senza segno (un intero). Il formato \fB%X\fP usa \fBABCDEF\fP invece di \fBabcdef\fP. .TP \fB%%\fP Un singolo carattere \fB%\fP; non c'è alcuna conversione di argomenti. .PP Alcuni ulteriori parametri facoltativi possono comparire fra il \fB%\fP e la lettera che indica il tipo di visualizzazione richiesta: .TP \fIcount\fP\fB$\fP Usa l'argomento \fIn\-esimo\fP a questo punto della formattazione. Questo è detto uno \fIspecificatore posizionale\fP ed è pensato per usato principalmente nelle versioni tradotte delle stringhe di formattazione, non nel testo originale [normalmente in inglese] di un programma AWK. Si tratta di un'estensione \fIgawk\fP. .TP \fB\-\fP L'espressione va allineata a sinistra all'interno del proprio campo. .TP \fIspace\fP Nelle conversioni numeriche, inserire uno spazio prima dei valori positivi, e un segno "meno" prima di quelli negativi. .TP \fB+\fP Il segno "più" usato prima del modificatore di dimensione (vedi più avanti) indica che nelle conversioni numeriche il segno deve essere sempre presente, anche se il valore da riportare è positivo. \fB+\fP annulla l'effetto del modificatore "spazio". .TP \fB#\fP Usa una \*(lqforma alternativa\*(rq per alcune lettere di controllo. Associato a \fB%o\fP, aggiunge uno zero iniziale. Con \fB%x\fP, e \fB%X\fP, aggiunge all'inizio rispettivamente \fB0x\fP o \fB0X\fP in caso di valore diverso da zero. Con \fB%e\fP, \fB%E\fP, \fB%f\fP e \fB%F\fP, il risultato conterrà sempre il separatore decimale. Con \fB%g\fP, e \fB%G\fP, gli zeri in coda non sono rimossi dal risultato. .TP \fB0\fP Uno \fB0\fP (zero) iniziale svolge una funzione di flag, per indicare che l'output deve essere preceduto da zeri anziché da spazi. Questo vale solo per i formati numerici in output. Questo flag ha effetto solo quando la larghezza del campo è maggiore di quella necessaria a contenere il valore da stampare. .TP \&\fB'\fP Un apice semplice chiede a \fIgawk\fP di inserire il separatore delle migliaia proprio della localizzazione, come pure di usare il separatore decimale proprio della localizzazione per i numeri in virgola mobile. È richiesto che la libreria C supporti correttamente la localizzazione e che questa sia stata definita correttamente. .TP \fIwidth\fP Il numero dovrebbe occupare questo numero di byte. Il numero è normalmente preceduto da spazi. In presenza del flag \fB0\fP, è invece preceduto da zeri. .TP \fB\&.\fP\fIprec\fP Un numero indicante la precisione da utilizzare nella stampa. Con i formati \fB%e\fP, \fB%E\fP, \fB%f\fP e \fB%F\fP, specifica il numero di cifre che dovranno comparire a destra del separatore decimale. Con i formati \fB%g\fP, e \fB%G\fP, specifica il massimo numero di cifre significative. Con i formati \fB%d\fP, \fB%i\fP, \fB%o\fP, \fB%u\fP, \fB%x\fP, e \fB%X\fP, specifica il numero minimo di cifre da stampare. Per il formato \fB%s\fP, specifica il massimo numero di caratteri della stringa che dovrebbero essere stampati. .PP La definizione dinamica di \fIampiezza\fP e \fIprec\fP prevista dalle funzioni \fBprintf()\fP dell'ISO C sono supportate. Un \fB*\fP al posto sia di \fIampiezza\fP che di \fIprec\fP farà sì che i loro valori siano presi dalla lista degli argomenti di \fBprintf\fP o \fBsprintf()\fP. Per usare uno specificatore di posizione con una larghezza o una precisione dinamica inserire il \fIcontatore\fP\fB$\fP dopo il carattere \fB*\fP nella stringa di formattazione. Per esempio, \fB"%3$*2$.*1$s"\fP. .SS "Nomi di file speciali" .PP Effettuando delle ridirezioni di \fBprint\fP o \fBprintf\fP in un file, o attraverso \fBgetline\fP da un file, \fIgawk\fP riconosce internamente alcuni nomi di file speciali, che permettono di accedere a descrittori di file già aperti ereditati dal processo genitore di \fIgawk\fP (la shell, solitamente). Questi nomi di file possono anche essere usati nella riga di comando per designare dei file di dati. I nomi di file sono: .TP "\w'\fB/dev/stdout\fR'u+1n" \fB\-\fP Lo standard input. .TP \fB/dev/stdin\fP Lo standard input. .TP \fB/dev/stdout\fP Lo standard output. .TP \fB/dev/stderr\fP Lo standard error in output. .TP \fB/dev/fd/\^\fP\fIn\fP Il file associato al descrittore di file aperto \fIn\fP. .PP Questi ultimi sono utili in particolare per i messaggi di errore. Per esempio: .PP .RS \fBprint "Ti è andata male!" > "/dev/stderr"\fP .RE .PP laddove, per ottenere lo stesso effetto, si sarebbe stati costretti a scrivere .PP .RS \fBprint "Ti è andata male!" | "cat 1>&2"\fP .RE .PP I seguenti nomi di file speciali si possono usare con l'operatore \fB|&\fP di coprocesso per creare connessioni di rete TCP/IP: .TP .PD 0 \fB/inet/tcp/\fP\fIlport\fP\fB/\fP\fIrhost\fP\fB/\fP\fIrport\fP .TP .PD 0 \fB/inet4/tcp/\fP\fIlport\fP\fB/\fP\fIrhost\fP\fB/\fP\fIrport\fP .TP .PD \fB/inet6/tcp/\fP\fIlport\fP\fB/\fP\fIrhost\fP\fB/\fP\fIrport\fP File per una connessione TCP/IP su una porta locale \fIlport\fP verso un host remoto \fIrhost\fP sulla porta remota \fIrport\fP. Si usi la porta numero \fB0\fP Per permettere al sistema di scegliere una porta. Si usi \fB/inet4\fP per richiedere una connessione IPv4, e \fB/inet6\fP per richiedere una connessione IPv6. Specificando semplicemente \fB/inet\fP usa quello predefinito del sistema (molto probabilmente IPv4). Si può usare solo con l'operatore bidirezionale di I/O \fB|&\fP. .TP .PD 0 \fB/inet/udp/\fP\fIlport\fP\fB/\fP\fIrhost\fP\fB/\fP\fIrport\fP .TP .PD 0 \fB/inet4/udp/\fP\fIlport\fP\fB/\fP\fIrhost\fP\fB/\fP\fIrport\fP .TP .PD \fB/inet6/udp/\fP\fIlport\fP\fB/\fP\fIrhost\fP\fB/\fP\fIrport\fP Come sopra, ma usando porte UDP/IP invece che TCP/IP. .SS "Funzioni numeriche" .PP \*(AK ha le seguenti funzioni aritmetiche predefinite: .PP .TP "\w'\fBsrand(\fR[\fIexpr\^\fR]\fB)\fR'u+1n" \fBatan2(\fP\fIy\fP\fB,\fP\fI x\fP\fB)\fP Restituisce l'arcotangente di \fIy/x\fP in radianti. .TP \fBcos(\fP\fIespressione\fP\fB)\fP Restituisce il coseno di \fIespressione\fP, in radianti. .TP \fBexp(\fP\fIespressione\fP\fB)\fP La funzione esponenziale. .TP \fBint(\fP\fIespressione\fP\fB)\fP Troncamento a numero intero. .ig .TP \fBintdiv(\fInum\fB, \fIdenom\fB, \fIresult\fB)\fR Truncate \fInum\fR and \fIdenom\fR to integers. Return the quotient of \fInum\fR divided by \fIdenom\fR in \fIresult\fB["quotient"]\fR and the remainder in in \fIresult\fB["remainder"]\fR. This is a \fIgawk\fR extension, primarily of value when working with arbitrarily large integers. .. .TP \fBlog(\fP\fIespressione\fP\fB)\fP Logaritmo a base naturale. .TP \fBrand()\fP Restituisce un numero casuale \fIN\fP, tra zero e uno, tale che 0 \(<= \fIN\fP < 1. .TP \fBsin(\fP\fIespressione\fP\fB)\fP Restituisce il seno di \fIespressione\fP, in radianti. .TP \fBsqrt(\fP\fIespressione\fP\fB)\fP Restituisce la radice quadrata di \fIespressione\fP. .TP \&\fBsrand(\fP[\fIespressione\^\fP]\fB)\fP Usa \fIespressione\fP come nuovo seme per il generatore di numeri casuali. Se \fIespressione\fP non è indicata, sarà utilizzata il tempo corrente, misurato in secondi dal 1970. Il valore restituito è il valore precedente del seme. .SS "Funzioni di stringa" .PP \fIGawk\fP offre le seguenti funzioni di stringa predefinite: .PP .TP "\w'\fBsprintf(\^\fIfmt\fB\^, \fIexpr-list\^\fB)\fR'u+1n" \fBasort(\fP\fIs \fP[\fB, \fP\fId\fP [\fB, \fP\fIcome\fP] ]\fB)\fP Restituisce il numero di elementi del vettore di partenza \fIs\fP. Ordina i contenuti del vettore \fIs\fP usando le regole normali di \fIgawk\fP per confrontare fra loro i valori, e sostituisce gli indici dei valori ordinati di \fIs\fP con la sequenza dei numeri interi a partire da 1. Se viene specificato il vettore destinazione (facoltativo) \fId\fP, dapprima il vettore \fIs\fP viene copiato in \fId\fP, e poi viene ordinato \fId\fP, senza modificare gli indici del vettore di partenza \fIs\fP. La stringa facoltativa \fIcome\fP controlla la direzione e il modo del confronto. Valori ammissibili per \fIcome\fP sono quelli delle stringhe ammissibili per \fBPROCINFO["sorted_in"]\fP. Si può anche specificare il nome di una funzione di confronto definita dall'utente, come viene spiegato in \fBPROCINFO["sorted_in"]\fP. .TP "\w'\fBsprintf(\^\fIfmt\fB\^, \fIexpr-list\^\fB)\fR'u+1n" \fBasorti(\fP\fIs \fP[\fB, \fP\fId\fP [\fB, \fP\fIcome\fP] ]\fB)\fP Restituisce il numero di elementi del vettore di partenza \fIs\fP. Il comportamento è lo stesso di \fBasort()\fP, con la differenza che l'ordinamento è fatto usando gli \fIindici\fP del vettore, e non i valori. Fatto l'ordinamento, il vettore è indicizzato numericamente, e i valori sono quelli degli indici di partenza. I valori originali sono persi; quindi va utilizzato un secondo vettore se si vuole conservare il vettore di partenza. Lo scopo della stringa facoltativa \fIcome\fP è lo stesso descritto in precedenza per \fBasort()\fP. .TP \fBgensub(\fP\fIr\fP\fB, \fP\fIs\fP\fB, \fP\fIh \fP[\fB, \fP\fIt\fP]\fB)\fP Cerca nella stringa obiettivo \fIt\fP corrispondenze con l'espressione regolare \fIr\fP. Se \fIh\fP è una stringa che inizia con \fBg\fP o \fBG\fP, tutte le corrispondenze con \fIr\fP sono sostituite con \fIs\fP. Altrimenti, \fIh\fP è un numero che indica la particolare corrispondenza con \fIr\fP che si vuole sostituire. Se \fIt\fP non è specificata, è usato \fB$0\fP al suo posto. All'interno del testo di rimpiazzo \fIs\fP si può utilizzare la sequenza \fB\e\fP\fIn\fP, dove \fIn\fP è una cifra tra 1 e 9, per indicare la parte di testo che corrisponde alla \fIn\fP\-esima sottoespressione tra parentesi. La sequenza \fB\e0\fP rappresenta tutto il testo corrispondente, e così pure il carattere \fB&\fP. A differenza di \fBsub()\fP e \fBgsub()\fP, la stringa modificata è restituita come risultato della funzione, e la stringa obiettivo originale resta \fIinalterata\fP. .TP "\w'\fBsprintf(\^\fIfmt\fB\^, \fIexpr-list\^\fB)\fR'u+1n" \fBgsub(\fP\fIr\fP\fB, \fP\fIs \fP[\fB, \fP\fIt\fP]\fB)\fP Per ogni sottostringa conforme all'espressione regolare \fIr\fP nella stringa \fIt\fP, sostituisce la stringa \fIs\fP, e restituisce il numero di sostituzioni. Se \fIt\fP non è specificata, usa \fB$0\fP. Una \fB&\fP nel testo di rimpiazzo è sostituita dal testo trovato corrispondente alla espressione regolare. Si usi \fB\e&\fP per indicare il carattere \fB&\fP inteso letteralmente (va scritto come \fB"\e\e&"\fP; vedere \*(EP per una trattazione più completa delle regole sull'uso della "e commerciale" (ampersand) e delle barre inverse nel testo di rimpiazzo di \fBsub()\fP, \fBgsub()\fP, e \fBgensub()\fP.) .TP \fBindex(\fP\fIs\fP\fB,\fP\fI t\fP\fB)\fP Restituisce la posizione della stringa \fIt\fP all'interno della stringa \fIs\fP, o zero se la stringa \fIt\fP non è presente. (Ciò implica che gli indici di una stringa di caratteri partono da 1.) È un errore fatale usare una costante generata da un'espressione regolare per \fIt\fP. .TP \fBlength(\fP[\fIs\fP]\fB)\fP Restituisce la lunghezza della stringa \fIs\fP, oppure la lunghezza di \fB$0\fP se \fIs\fP non è specificata. Come estensione non\-standard, se si fornisce come argomento un vettore, \fBlength()\fP restituisce il numero di elementi del vettore. .TP \fBmatch(\fP\fIs\fP\fB, \fP\fIr \fP[\fB, \fP\fIa\fP]\fB)\fP Restituisce la posizione in \fIs\fP in cui ricorre l'espressione regolare \fIr\fP, oppure zero se \fIr\fP non è presente, e imposta i valori di \fBRSTART\fP e \fBRLENGTH\fP. Si noti che l'ordine degli argomenti è lo stesso in uso per l'operatore \fB~\fP: \fIstringa\fP\fB ~\fP \fIespressione\-regolare\fP. Se viene specificato il vettore \fIa\fP, \fIa\fP viene preventivamente svuotato e quindi i suoi elementi da 1 a \fIn\fP sono riempiti con le parti di \fIs\fP corrispondenti alle sottoespressioni fra parentesi presenti in \fIr\fP. L'elemento di indice zero di \fIa\fP contiene la parte di \fIs\fP corrispondente all'intera espressione regolare \fIr\fP. Gli indici \fBa[\fP\fIn\^\fP\fB, "inizio"]\fP, e \fBa[\fP\fIn\^\fP\fB, "lunghezza"]\fP contengono l'indice di inizio all'interno della stringa e la lunghezza, rispettivamente, di ogni sottostringa individuata. .TP \fBpatsplit(\fP\fIs\fP\fB, \fP\fIa \fP[\fB, \fP\fIr\fP [\fB, \fP\fIseps\fP] ]\fB)\fP Suddivide la stringa \fIs\fP nel vettore \fIa\fP e il vettore dei separatori. \fIseps\fP nell'espressione regolare \fIr\fP, e restituisce il numero dei campi. I valori di ogni elemento [del vettore] sono le parti di \fIs\fP che corrispondono a \fIr\fP. Il valore di \fBseps[\fP\fIi\fP\fB]\fP è il separatore (che potrebbe anche essere la stringa nulla) individuato davanti a \fBa[\fP\fIi\fP\fB]\fP. Il valore di \fBseps[0]\fP è il separatore iniziale (che potrebbe anche essere la stringa nulla). Se \fIr\fP è omesso, \fBFPAT\fP viene usato al suo posto. I vettori \fIa\fP e \fIseps\fP sono svuotati all'inizio dell'operazione. La suddivisione si comporta come la suddivisione in campi con \fBFPAT\fP, descritta sopra. .TP \fBsplit(\fP\fIs\fP\fB, \fP\fIa \fP[\fB, \fP\fIr\fP [\fB, \fP\fIseps\fP] ]\fB)\fP Suddivide la stringa \fIs\fP nel vettore \fIa\fP e nel vettore di separatori \fIseps\fP individuati dall'espressione regolare \fIr\fP, e restituisce il numero di campi. Se \fIr\fP è omessa, il separatore utilizzato è \fBFS\fP. I vettori \fIa\fP e \fIseps\fP sono svuotati all'inizio dell'operazione. \fBseps[\fP\fIi\fP\fB]\fP è il separatore di campo individuato da \fIr\fP tra \fBa[\fP\fIi\fP\fB]\fP and \fBa[\fP\fIi\fP\fB+1]\fP. Se \fIr\fP è uno spazio singolo, gli eventuali spazi bianchi all'inizio di \fIs\fP vengono messi nell'elemento extra del vettore \fBseps[0]\fP e gli spazi bianchi alla fine vanno nell'elemento extra del vettore \fBseps[\fP\fIn\fP\fB]\fP, dove \fIn\fP è il valore restituito da \fBsplit(\fP\fIs\fP\fB, \fP\fIa\fP\fB, \fP\fIr\fP\fB, \fP\fIseps\fP\fB)\fP. La suddivisione si comporta come la suddivisione in campi, descritta sopra. Nel caso particolare in cui \fIr\fP è una stringa composta da un unico carattere, quella stringa fa da separatore, anche se il carattere è un metacarattere di un'espressione regolare. .TP \fBsprintf(\fP\fIfmt\fP\fB,\fP\fI lista\-espressioni\fP\fB)\fP Stampa \fIlista\-espressioni\fP secondo quanto specificato dal formato \fIfmt\fP, e restituisce la stringa risultante. .TP \fBstrtonum(\fP\fIstr\fP\fB)\fP Esamina \fIstr\fP, e ne restituisce il valore numerico. Se \fIstr\fP inizia con uno \fB0\fP, è considerato un numero ottale. Se \fIstr\fP inizia con uno \fB0x\fP o \fB0X\fP, è considerato un numero esadecimale. Altrimenti, viene interpretato come numero decimale. .TP \fBsub(\fP\fIr\fP\fB, \fP\fIs \fP[\fB, \fP\fIt\fP]\fB)\fP Si comporta come \fBgsub()\fP, ma è sostituita solo la prima sottostringa trovata. Viene restituito zero oppure uno. .TP \fBsubstr(\fP\fIs\fP\fB, \fP\fIi \fP[\fB, \fP\fIn\fP]\fB)\fP Restituisce una sottostringa, lunga al massimo \fIn\fP\-caratteri, di \fIs\fP a partire dalla posizione \fIi\fP. Se \fIn\fP è omesso, è usato il resto di \fIs\fP. .TP \fBtolower(\fP\fIstr\fP\fB)\fP Restituisce una copia della stringa \fIstr\fP, con tutti i caratteri maiuscoli in \fIstr\fP tradotti nei minuscoli corrispondenti. I caratteri non alfabetici restano invariati. .TP \fBtoupper(\fP\fIstr\fP\fB)\fP Restituisce una copia della stringa \fIstr\fP, con tutti i caratteri minuscoli di \fIstr\fP tradotti nei maiuscoli corrispondenti. I caratteri non alfabetici restano invariati. .PP \fIGawk\fP gestisce i caratteri multi\-byte. Ciò implica che \fBindex()\fP, \fBlength()\fP, \fBsubstr()\fP e \fBmatch()\fP lavorano in termini di caratteri, non di byte. .SS "Funzioni di tempo" Poiché uno dei principali campi di applicazione dei programmi \*(AK è l'elaborazione dei file di log contenenti informazioni relative alla data e all'ora [di un evento], \fIgawk\fP mette a disposizione le seguenti funzioni per ottenere data e ora e per formattarle come desiderato. .PP .TP "\w'\fBsystime()\fR'u+1n" \fBmktime(\fP\fIdatespec\fP [\fB, \fP\fIutc\-flag\fP]\fB)\fP Traduce \fIdatespec\fP In una marcatura temporale nello stesso formato restituito dalla funzione [del linguaggio C] \fBsystime()\fP, e restituisce il risultato. Il parametro \fIdatespec\fP è una stringa nella forma \fI"YYYY MM DD HH MM SS[ DST]"\fP. Il contenuto della stringa consiste in sei o sette numeri che rappresentano rispettivamente: l'anno, incluso il secolo, il mese, da 1 a 12, il giorno del mese da 1 a 31, l'ora del giorno da 0 a 23, il minuto da 0 a 59, il secondo da 0 a 60, e un flag facoltativo riguardo all'ora legale. I valori di questi numeri non sono limitati agli intervalli sopra descritti; per esempio, un'ora di \-1 significa 1 ora prima di mezzanotte. Si suppone di lavorare con un calendario gregoriano dotato di anno 0, con l'anno 0 prima dell'anno 1 e l'anno \-1 prima dell'anno 0. Se il flag \fIutc\-flag\fP è presente e diverso da zero e dalla stringa nulla, il tempo è supposto essere quello del fuso orario UTC [ora di Greenwich]; altrimenti, si suppone che il tempo sia quello del fuso orario locale. Se il flag \fIDST\fP (daylight saving time \- ora legale) è positivo, si suppone che ci si trovi in un periodo dell'anno in cui vige l'ora legale; se vale zero, l'ora è ritenuta essere quella standard [ora di Greenwich]; se è negativa (questo è il comportamento predefinito), \fBmktime()\fP tenta di determinare se è in vigore l'ora legale nel momento specificato. Se \fIdatespec\fP non contiene sufficienti elementi o se il tempo risultante è fuori intervallo, \fBmktime()\fP restituisce \-1. .TP \fBstrftime(\fP[\fIformat \fP[\fB, \fP\fItimestamp\fP[\fB, \fP\fIutc\-flag\fP]]]\fB)\fP Formatta \fItimestamp\fP secondo quanto specificato in \fIformat\fP. Se \fIutc\-flag\fP è presente e diversa da zero o dalla stringa nulla, il risultato è in UTC [ora di Greenwich], altrimenti il risultato è nell'ora locale. Il \fItimestamp\fP dovrebbe essere nella forma utilizzata da \fBsystime()\fP. Se \fItimestamp\fP è omesso, sono utilizzate la data e l'ora correnti. Se \fIformat\fP è omesso, è assunto un formato equivalente a quello dell'output del comando \fIdate\fP(1). Il formato predefinito è disponibile in \fBPROCINFO["strftime"]\fP. Vedere le specifiche per la funzione \fBstrftime()\fP in ISO C per i formati di conversione che sono sicuramente disponibili. .TP \fBsystime()\fP Restituisce l'ora corrente come numero di secondi a partire da: (1970\-01\-01 00:00:00 UTC sui sistemi \*(PX). .SS "Funzioni di manipolazione dei bit" \fIGawk\fP prevede le seguenti funzioni di manipolazione dei bit. Sono realizzate dapprima convertendo valori in virgola mobile con precisione doppia in interi nel formato \fBuintmax_t\fP, eseguendo l'operazione indicata, e poi convertendo il risultato nuovamente in virgola mobile. .PP \fBNOTA\fP: Se a una delle funzioni seguenti si forniscono operandi negativi, il risultato è un errore fatale. .PP Le funzioni sono: .TP "\w'\fBrshift(\fIval\fB, \fIcount\fB)\fR'u+2n" \fBand(\fP\fIv1\fP\fB, \fP\fIv2 \fP[, ...]\fB)\fP Restituisce il risultato derivante dall'applicazione della funzione booleana AND bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti. Gli argomenti devono essere almeno due. .TP \fBcompl(\fP\fIval\fP\fB)\fP Restituisce il complemento bit per bit di \fIval\fP. .TP \fBlshift(\fP\fIval\fP\fB, \fP\fIcontatore\fP\fB)\fP Restituisce il valore di \fIval\fP, spostato a sinistra di \fIcontatore\fP bit. .TP \fBor(\fP\fIv1\fP\fB, \fP\fIv2 \fP[, ...]\fB)\fP Restituisce il risultato dell'applicare la funzione booleana OR bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti. Gli argomenti devono essere almeno due. .TP \fBrshift(\fP\fIval\fP\fB, \fP\fIcontatore\fP\fB)\fP Restituisce il valore di \fIval\fP, spostato a destra di \fIcontatore\fP bit. .TP \fBxor(\fP\fIv1\fP\fB, \fP\fIv2 \fP[, ...]\fB)\fP Restituisce il risultato derivante dall'applicazione della funzione booleana XOR bit per bit ai valori degli argomenti della lista degli argomenti. Gli argomenti devono essere almeno due. .PP .SS "Funzioni di tipo" Le seguenti funzioni forniscono informazioni relative agli argomenti che vengono loro passati. .TP \w'\fBisarray(\fIx\fB)\fR'u+1n \fBisarray(\fP\fIx\fP\fB)\fP Restituisce "Vero" se \fIx\fP è un vettore, altrimenti restituisce "Falso". [0 e la stringa nulla significano "Falso". Qualsiasi altro valore sta per "Vero".] Questa funzione è destinata principalmente a essere usata con elementi di vettori multidimensionali, e con parametri usati da funzioni. .TP \fBtypeof(\fP\fIx\fP\fB)\fP Restituisce una stringa che indica il tipo di \fIx\fP. La stringa sarà una di queste: \fB"array"\fP, \fB"number"\fP, \fB"regexp"\fP, \fB"string"\fP, \fB"strnum"\fP, \fB"unassigned"\fP o \fB"undefined"\fP. .SS "Funzioni di internazionalizzazione" Le seguenti funzioni possono essere usate all'interno di un programma AWK per tradurre stringhe in fase di esecuzione del programma. Per informazioni più complete, vedere \*(EP. .TP \fBbindtextdomain(\fP\fIdirectory \fP[\fB, \fP\fIdominio\fP]\fB)\fP Specifica la directory in cui \fIgawk\fP cerca i file \fB\&.gmo\fP, nel caso non si trovino o non si possano mettere nelle directory \*(lqstandard\*(rq (per esempio, in fase di test). Restituisce la directory a cui \fIdominio\fP è \*(lqcollegato\*(rq. .sp .5 Il valore predefinito per \fIdominio\fP è il valore della variabile \fBTEXTDOMAIN\fP. Se \fIdirectory\fP è impostato alla stringa nulla (\fB""\fP), \fBbindtextdomain()\fP restituisce il collegamento corrente per il dato \fIdominio\fP. .TP \fBdcgettext(\fP\fIstringa \fP[\fB, \fP\fIdominio \fP[\fB, \fP\fIcategoria\fP]]\fB)\fP Restituisce la traduzione della \fIstringa\fP nel dominio di testo \fIdominio\fP per la categoria di localizzazione \fIcategoria\fP. Il valore predefinito per \fIdominio\fP è il valore corrente della variabile \fBTEXTDOMAIN\fP. Il valore predefinito per \fIcategoria\fP è \fB"LC_MESSAGES"\fP. .sp .5 Se si fornisce un valore per \fIcategoria\fP, dev'essere una stringa uguale a una delle categorie di localizzazione note, come descritto in \*(EP. Occorre anche fornire un dominio di testo. Si usi \fBTEXTDOMAIN\fP se ci si vuole servire del dominio corrente. .TP \fBdcngettext(\fP\fIstringa1\fP\fB, \fP\fIstringa2\fP\fB, \fP\fInumero \fP[\fB, \fP\fIdominio \fP[\fB, \fP\fIcategoria\fP]]\fB)\fP Restituisce la forma plurale in uso per \fInumero\fP nella traduzione di \fIstringa1\fP e \fIstringa2\fP nel dominio di testo \fIdominio\fP per la categoria di localizzazione \fIcategoria\fP. Il valore predefinito per \fIdominio\fP è il valore corrente della variabile \fBTEXTDOMAIN\fP. Il valore predefinito per \fIcategoria\fP è \fB"LC_MESSAGES"\fP. .sp .5 Se si fornisce un valore per \fIcategoria\fP, dev'essere una stringa uguale a una delle categorie di localizzazione note, come descritto in \*(EP. Occorre anche fornire un dominio di testo. Si usi \fBTEXTDOMAIN\fP se ci si vuole servire del dominio corrente. .SH "FUNZIONI DEFINITE DALL'UTENTE" Le funzioni in \*(AK sono definite in questo modo: .PP .RS \fBfunction \fP\fInome\fP\fB(\fP\fIlista\-di\-parametri\fP\fB) { \fP\fIistruzioni \fP\fB}\fP .RE .PP Le funzioni vengono eseguite se chiamate dall'interno di espressioni, presenti sia all'interno di criteri di ricerca, che all'interno di azioni. I parametri forniti al momento della chiamata sono sostituiti ai parametri formali dichiarati nella funzione. I vettori sono passati per riferimento, le altre variabili per valore. .PP Poiché le funzioni non erano in origine previste nel linguaggio \*(AK, la gestione delle variabili locali è piuttosto goffa: sono dichiarate semplicemente come parametri in più nella lista dei parametri formali. Per convenzione, si usa separare le variabili locali dai veri parametri con qualche spazio in più nella lista. Per esempio: .PP .RS .nf \fBfunction f(p, q, a, b) # a e b sono variabili locali { \&.\|.\|. }\fP \fB/abc/ { .\|.\|. ; f(1, 2) ; .\|.\|. }\fP .fi .RE .PP La parentesi di sinistra che indica una chiamata deve seguire immediatamente il nome della funzione chiamata, senza spazi in mezzo; questo per evitare l'ambiguità sintattica con l'operatore di concatenazione [di stringhe]. Questa restrizione non si applica alle funzioni predefinite elencate sopra. .PP Le funzioni possono chiamare a loro volta altre funzioni, e possono essere ricorsive. I parametri utilizzati come variabili locali sono inizializzati alla stringa nulla e al numero zero al momento dell'invocazione. .PP Si usi \fBreturn\fP\fI expr\fP per restituire un valore da una funzione. Il valore di ritorno è indefinito se non si fornisce alcun valore, o se la funzione ritorna automaticamente dopo aver eseguito l'ultima istruzione della funzione stessa, nella modalità detta \*(lqfalling off\*(rq. .PP Come estensione \fIgawk\fP le funzioni possono essere chiamate indirettamente. Per far ciò basta assegnare il nome della funzione da chiamare, in formato stringa, a una variabile. Poi si usi la variabile come se fosse un nome di funzione, premettendole il segno \fB@\fP come si può vedere qui sotto: .RS .nf \fBfunction mia_funzione() { print "mia_funzione è stata chiamata" \&.\|.\|. }\fP \fB{ .\|.\|. the_func = "mia_funzione" @the_func() # chiamata tramite nome_funzione di mia_funzione .\|.\|. }\fP .fi .RE A partire dalla versione 4.1.2, questo vale per le funzioni definite dall'utente, per quelle predefinite e per le funzioni di estensione. .PP Se è stata data l'opzione \fB\-\^\-lint\fP, \fIgawk\fP avvertirà in caso di chiamate a funzioni indefinite al momento della valutazione sintattica del programma anziché durante l'esecuzione. La chiamata di una funzione indefinita in fase di esecuzione è un errore fatale. .PP Si può usare la parola \fBfunc\fP al posto di \fBfunction\fP. anche se questo modo di operare è deprecato. .SH "CARICARE DINAMICAMENTE NUOVE FUNZIONI" Si possono aggiungere dinamicamente nuove funzioni scritte in C o C++ all'interpreter \fIgawk\fP in esecuzione tramite l'istruzione \fB@load\fP. Una descrizione dettagliata non è possibile in questa pagina di manuale; vedere \*(EP. .SH SEGNALI Il profilo \fIgawk\fP riconosce due segnali. \fBSIGUSR1\fP provoca la scrittura di un profilo e dello stack delle chiamate a funzione nel file di profilazione, che ha per nome \fBawkprof.out\fP, o qualsiasi nome sia stato fornito specificando l'opzione \fB\-\^\-profile\fP. Poi l'esecuzione del programma prosegue regolarmente. \fBSIGHUP\fP chiede a \fIgawk\fP di scrivere il profilo e lo stack delle chiamate a funzione e di terminare l'esecuzione del programma. .SH INTERNAZIONALIZZAZIONE .PP Le costanti di tipo stringa sono sequenze di caratteri racchiuse fra doppi apici. In un ambiente dove non si parla inglese, è possibile segnare delle stringhe in un programma \*(AK per richiederne la traduzione nel linguaggio utilizzato in loco. Tali stringhe sono precedute nel programma \*(AK da un carattere di sottolineatura (\*(lq_\*(rq). Per esempio,, .sp .RS \fBgawk 'BEGIN { print "hello, world" }'\fP .RE .sp stampa sempre il messaggio \fBhello, world\fP. Ma, .sp .RS \fBgawk 'BEGIN { print _"hello, world" }'\fP .RE .sp potrebbe invece stampare \fBbonjour, monde\fP se eseguito in Francia. .PP Parecchi passi sono necessari per produrre ed eseguire un programma \*(AK localizzabile. .TP "\w'4.'u+2n" 1. Aggiungere un'azione \fBBEGIN\fP per assegnare un valore alla variabile \fBTEXTDOMAIN\fP per impostare il dominio del testo a un nome associato al programma in uso: .sp .in +5m \fBBEGIN { TEXTDOMAIN = "mio_programma" }\fP .in -5m .sp Ciò consente a \fIgawk\fP di trovare il file \fB\&.gmo\fP associato al vostro programma. Se non si fa ciò, \fIgawk\fP usa il dominio di testo associato ai \fBmessaggi\fP il quale, molto probabilmente, non contiene le traduzioni necessarie al programma in uso. .TP 2. Far precedere a tutte le stringhe da tradurre il carattere "_". .TP 3. Se è il caso, usare le funzioni \fBdcgettext()\fP e/o \fBbindtextdomain()\fP nel programma, secondo necessità. .TP 4. Eseguite il comando \fBgawk \-\^\-gen\-pot \-f mio_programma.awk > mio_programma.pot\fP per generare un file \fB\&.pot\fP per il programma [questo file contiene i messaggi da tradurre e la struttura in cui inserire la traduzione] .TP 5. Preparare delle traduzioni appropriate dei messaggi, e costruire [con make] il corrispondente file \fB\&.gmo\fP [che contiene messaggi e traduzioni in formato accessibile da gawk]. .PP Le procedure da usare per la traduzione sono descritte in dettaglio in \*(EP. .SH "COMPATIBILITÀ POSIX" Un obiettivo fondamentale di \fIgawk\fP è la compatibilità con lo standard \*(PX, come pure con l'ultima versione di \fIawk\fP scritta da Brian Kernighan. Per questa ragione \fIgawk\fP include le seguenti caratteristiche a disposizione dell'utente che non sono descritte nel libro di \*(AK, ma che fanno parte della versione di \fIawk\fP scritta da Brian Kernighan, e che sono incluse nello standard \*(PX. .PP Il libro indica che l'assegnazione delle variabili fornite sulla riga di comando è fatta subito prima che \fIawk\fP apra il primo file fra gli argomenti, il che avviene dopo che la regola \fBBEGIN\fP è stata eseguita. Peraltro, in implementazioni precedenti, quando una tale assegnazione compariva prima di un nome di file, l'assegnazione sarebbe avvenuta \fIprima\fP di eseguire la regola \fBBEGIN\fP. Esistono applicazioni che dipendono da questa \*(lqfunzionalità.\*(rq Quando \fIawk\fP è stato cambiato per corrispondere alla sua documentazione l'opzione \fB\-v\fP per assegnare valori alle variabili prima dell'inizio dell'esecuzione è stata aggiunta per tener conto delle applicazioni che dipendevano dal precedente comportamento. (Questa funzionalità ha ottenuto l'approvazione sia dagli sviluppatori dei Bell Laboratories che dagli sviluppatori di \*(GN .) .PP Nella scansione degli argomenti, \fIgawk\fP usa l'opzione speciale \*(lq\-\^\-\*(rq per segnalare la fine degli argomenti. In modalità compatibile, emette un messaggio e poi ignora le opzioni non disponibili. Nella modalità normale di operazione, siffatti argomenti sono passati al programma \*(AK per essere trattati. .PP Il libro di \*(AK non definisce il valore restituito dalla funzione \fBsrand()\fP. Lo standard \*(PX richiede che restituisca il "seme" che è stato usato, per consentire di tener traccia delle sequenze di numeri casuali. Pertanto \fBsrand()\fP in \fIgawk\fP restituisce anche il suo "seme" corrente. .PP Altre funzionalità sono: L'uso di opzioni \fB\-f\fP multiple (dalla versione MKS [Mortice Kern Systems] di \fIawk\fP); il vettore \fBENVIRON\fP; le sequenze di protezione \fB\ea\fP, e \fB\ev\fP (provenienti originalmente da \fIgawk\fP e poi riversate nella versione Bell Laboratories); le funzioni predefinite \fBtolower()\fP e \fBtoupper()\fP (dalla versione Bell Laboratories); e le specifiche di conversione ISO C in \fBprintf\fP (presenti per prime nella versione Bell Laboratories). .SH "FUNZIONALITÀ STORICHE" C'è una caratteristica dell'implementazione storica di \*(AK che \fIgawk\fP supporta: È possibile chiamare la funzione predefinita \fBlength()\fP non solo senza alcun argomento, ma perfino senza parentesi! Quindi, .RS .PP \fBa = length # Sant'Algol 60, Batman!\fP .RE .PP equivale sia a .RS .PP \fBa = length()\fP .br \fBa = length($0)\fP .RE .PP Usare questa funzionalità è una pratica deprecata, e \fIgawk\fP emette un messaggio di avvertimento se la si usa, qualora si sia specificato \fB\-\^\-lint\fP sulla riga di comando. .SH "ESTENSIONI GNU" \fIGawk\fP ha fin troppe estensioni rispetto alla versione \*(PX di \fIawk\fP. Esse sono descritte in questa sezione. Tutte le estensioni qui descritte possono essere disabilitate invocando \fIgawk\fP con le opzioni \fB\-\^\-traditional\fP o \fB\-\^\-posix\fP. .PP .\" Environment vars and startup stuff Le seguenti funzionalità di \fIgawk\fP sono sono disponibili nella versione \*(PX di \fIawk\fP. .TP "\w'\(bu'u+1n" \(bu .\" POSIX and language recognition issues Non viene fatta una ricerca nelle librerie per file richiamati tramite l'opzione \fB\-f\fP. Quindi la variabile d'ambiente \fBAWKPATH\fP non è speciale. .TP \(bu Non c'è modo di includere dei file da programma (il meccanismo \fIgawk\fP di \fB@include\fP). .TP \(bu Non c'è modo di aggiungere dinamicamente nuove funzioni scritte in C (meccanismo \fB@load\fP di \fIgawk\fP). .TP \(bu La sequenza di protezione \fB\ex\fP. .TP \(bu La possibilità di continuare delle righe dopo un \fB?\fP e i \fB:\fP. .TP \(bu .\" Special variables Costanti ottali ed esadecimali nei programmi AWK. .TP \(bu Le variabili\fBARGIND\fP, \fBBINMODE\fP, \fBERRNO\fP, \fBLINT\fP, \fBPREC\fP, \fBROUNDMODE\fP, \fBRT\fP e \fBTEXTDOMAIN\fP non sono speciali. .TP \(bu La variabile \fBIGNORECASE\fP e i suoi effetti collaterali non sono disponibili. .TP \(bu La variabile \fBFIELDWIDTHS\fP e la suddivisione in campi di larghezza fissa e variabile. .TP \(bu La variabile \fBFPAT\fP e la suddivisione in campi sulla base dei valori di un campo. .TP \(bu .\" I/O stuff I vettori \fBFUNCTAB\fP, \fBSYMTAB\fP, e \fBPROCINFO\fP non sono disponibili. .TP \(bu L'uso della variabile \fBRS\fP come espressione regolare. .TP \(bu I nomi di file speciali disponibili per ridirigere l'I/O non sono riconosciuti. .TP \(bu L'operatore \fB|&\fP utilizzabile per creare coprocessi. .TP \(bu .\" Changes to standard awk functions I criteri di confronto speciali \fBBEGINFILE\fP e \fBENDFILE\fP non sono disponibili. .TP \(bu La possibilità di separare fra loro singoli caratteri usando la stringa nulla come valore per la variabile \fBFS\fP, e come terzo argomento nella funzione \fBsplit()\fP. .TP \(bu Un quarto argomento opzionale per \fBsplit()\fP che riceva i testi da usare come separatori. .TP \(bu Il secondo argomento opzionale della funzione \fBclose()\fP. .TP \(bu Il terzo argomento opzionale della funzione \fBmatch()\fP. .TP \(bu La possibilità di usare specificatori posizionali con \fBprintf\fP e \fBsprintf()\fP. .TP \(bu .\" New keywords or changes to keywords .\" (As of 2012, these are in POSIX) .\" .TP .\" \(bu .\" The use of .\" .BI delete " array" .\" to delete the entire contents of an array. .\" .TP .\" \(bu .\" The use of .\" .B "nextfile" .\" to abandon processing of the current input file. .\" New functions La possibilità di avere un vettore come argomento alla funzione \fBlength()\fP. .TP \(bu .\" I18N stuff Le funzioni \fBand()\fP, \fBasort()\fP, \fBasorti()\fP, \fBbindtextdomain()\fP, \fBcompl()\fP, \fBdcgettext()\fP, \fBdcngettext()\fP, \fBgensub()\fP, \fBlshift()\fP, \fBmktime()\fP, \fBor()\fP, \fBpatsplit()\fP, \fBrshift()\fP, \fBstrftime()\fP, \fBstrtonum()\fP, \fBsystime()\fP e \fBxor()\fP. .TP \(bu Stringhe traducibili in varie lingue. .TP \(bu Errore di I/O non\-fatale. .TP \(bu I/O ritentabile. .PP Il libro \*(AK non definisce il valore restituito dalla funzione \fBclose()\fP. Invece la funzione \fBclose()\fP di \fIGawk\fP restituisce il valore ottenuto da \fIfclose\fP(3) o \fIpclose\fP(3) alla chiusura, rispettivamente, di un file di output o di una pipe. Alla chiusura di una pipe di input viene restituito lo stato di uscita del processo. Il valore restituito è \-1 se il file, la pipe o il coprocesso in questione non sono stati aperti con una ridirezione. .PP Quando \fIgawk\fP è invocato con l'opzione \fB\-\^\-traditional\fP, se l'argomento \fIfs\fP all'opzione \fB\-F\fP è \*(lqt\*(rq, \fBFS\fP è impostato avendo come valore il carattere di tabulazione (). Si noti che immettendo \fBgawk \-F\et \&.\|.\|.\fPsi chiede alla shell di preservare \*(lqt,\*(rq e non di passare \*(lq\et\*(rq all'opzione \fB\-F\fP. Poiché questo è un caso speciale piuttosto antipatico, non è il comportamento predefinito. Questo comportamento non viene seguito neppure quando si specifica \fB\-\^\-posix\fP. Per ottenere che un carattere faccia da delimitatore di campo, è meglio usare apici singoli: \fBgawk \-F'\et' \&.\|.\|.\fP. .ig .PP If \fIgawk\fR was compiled for debugging, it accepts the following additional options: .TP .PD 0 \fB\-Y\fR .TP .PD \fB\-\^\-parsedebug\fR Turn on \fIyacc\fR(1)\fR or \fIbison\fR(1)\fR debugging output during program parsing. This option should only be of interest to the \fIgawk\fR maintainers, and may not even be compiled into \fIgawk\fR.\fR .. .SH "VARIABILI D'AMBIENTE" La variabile d'ambiente \fBAWKPATH\fP può essere usata per fornire una lista di directory che \fIgawk\fP esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni \fB\-f\fP, \fB\-\^\-file\fP, \fB\-i\fP e \fB\-\^\-include\fP, e tramite la direttiva \fB@include\fP. Se la ricerca iniziale non ha successo, una seconda ricerca è effettuata accodando \fB\&.awk\fP al nome del file indicato. .PP La variabile d'ambiente \fBAWKLIBPATH\fP può essere usata per fornire una lista di directory che \fIgawk\fP esamina alla ricerca di file coi nomi indicati tramite le opzioni \fB\-l\fP e \fB\-\^\-load\fP. .PP La variabile d'ambiente \fBGAWK_READ_TIMEOUT\fP può essere usata per specificare un tempo massimo in millisecondi per leggere input da un terminale, da una pipe o da una comunicazione bidirezionale, inclusi i socket. .PP Per le connessioni a un host remoto via socket, \fBGAWK_SOCK_RETRIES\fP controlla il numero di tentativi di lettura, e \fBGAWK_MSEC_SLEEP\fP l'intervallo fra un tentativo di lettura e quello successivo. L'intervallo è in millisecondi. Su sistemi che non supportano \fIusleep\fP(3), il valore è arrotondato a un numero intero di secondi. .PP Se la variabile \fBPOSIXLY_CORRECT\fP esiste nell'ambiente, \fIgawk\fP si comporta esattamente come se \fB\-\^\-posix\fP fosse stato specificato sulla riga di comando. Se \fB\-\^\-lint\fP è stato specificato, \fIgawk\fP emette un messaggio di avvertimento riguardo a questo. .SH "STATO DI USCITA" Se l'istruzione \fBexit\fP è usata avendo come parametro un valore, \fIgawk\fP termina restituendo il valore numerico in questione. .PP Altrimenti, se non sono stati riscontrati problemi in fase di esecuzione, \fIgawk\fP termina con il valore della costante C \fBEXIT_SUCCESS\fP. Questo valore è normalmente zero. .PP In caso di errore, \fIgawk\fP termina con il valore della costante C \fBEXIT_FAILURE\fP. Questo valore è normalmente uno. .PP Se \fIgawk\fP termina a causa di un errore fatale, il valore restituito è 2. Su sistemi non\-POSIX, questo valore può essere visualizzato come \fBEXIT_FAILURE\fP. .SH "INFORMAZIONE SULLA VERSIONE" Questa pagina man documenta \fIgawk\fP, versione 5.1. .SH AUTORI La versione originale di \*(UX \fIawk\fP è stata progettata e implementata da Alfred Aho, Peter Weinberger, e Brian Kernighan dei Bell Laboratories. Brian Kernighan continua a mantenere e migliorare il programma. .PP Paul Rubin e Jay Fenlason, della Free Software Foundation, hanno scritto \fIgawk\fP, in modo che fosse compatibile con la versione originale di \fIawk\fP distribuita con la Settima Edizione di \*(UX. John Woods ha contribuito con numerose correzioni di errori. David Trueman, con contribuzioni da Arnold Robbins, ha reso \fIgawk\fP compatibile con la nuova versione di \*(UX \fIawk\fP. Arnold Robbins è il manutentore corrente. .PP Vedere \*(EP per una lista completa di contributori a \fIgawk\fP e alla sua documentazione. .PP Vedere il file \fBREADME\fP nella distribuzione \fIgawk\fP per informazioni aggiornate riguardo ai manutentori e per sapere per quali sistemi operativi gawk è disponibile. .SH "NOTIFICA DEI \(dqBUG\(dq" Se trovate un bug in \fIgawk\fP, siete pregati di inviare un messaggio di posta elettronica a \fB\%bug\-gawk@gnu.org\fP. Siete pregati di includere il vostro sistema operativo e la versione di \fIgawk\fP (da \fBgawk \-\^\-version\fP), quale compilatore C avete usato per compilarlo, e un programma di test con anche i dati, ridotti allo stretto necessario, per riprodurre il problema. .PP Prima di spedire un rapporto di errore fate quanto segue. Per prima cosa, verificate che stiate usando l'ultima versione di \fIgawk\fP. Molti bug (normalmente abbastanza difficili da incontrare) sono corretti in ogni nuova versione, e se la vostra versione è molto datata, il problema potrebbe essere già stato risolto. Secondariamente, siete pregati di controllare se impostando la variabile d'ambiente \fBLC_ALL\fP a \fBLC_ALL=C\fP faccia sì che il problema scompaia. Se così è, si tratta di un problema legato alla localizzazione, che può essere o meno un errore. Infine, siete pregati di leggere questa man page e il manuale di riferimento con attenzione, per assicurarvi che quello che voi ritenete essere un errore lo sia veramente, invece di essere solo un comportamento strano del linguaggio. .PP Qualsiasi cosa facciate, \fBNON\fP inviate un messaggio per segnalare l'errore a \fBcomp.lang.awk\fP. Anche se gli sviluppatori di \fIgawk\fP di tanto in tanto leggono questo forum, inviare qui messaggi di segnalazione di errore è una maniera poco affidabile per segnalare errori. Analogamente, \fBNON\fP usare una comunità web (tipo Stack Overflow) per segnalare errori. Siete invece pregati di usare gli indirizzi di posta elettronica riportati più sopra. Veramente! .PP Se state usando un sistema GNU/Linux o basato sulla distribuzione BSD, potreste rivolgervi a chi fornisce la vostra distribuzione software. Questo va bene, ma siete pregati di spedire una copia all'indirizzo email specificato, poiché non esiste alcune certezza che il vostro messaggio sia inoltrato al manutentore di \fIgawk\fP. .SH BUG L'opzione \fB\-F\fP non è più necessaria, vista la possibilità di assegnare variabili nella riga di comando; viene mantenuta solo per compatibilità all'indietro. .SH "VEDERE ANCHE" \fIegrep\fP(1), \fIsed\fP(1), \fIgetpid\fP(2), \fIgetppid\fP(2), \fIgetpgrp\fP(2), \fIgetuid\fP(2), \fIgeteuid\fP(2), \fIgetgid\fP(2), \fIgetegid\fP(2), \fIgetgroups\fP(2), \fIprintf\fP(3), \fIstrftime\fP(3), \fIusleep\fP(3) .PP \fIThe AWK Programming Language\fP, Alfred V. Aho, Brian W. Kernighan, Peter J. Weinberger, Addison\-Wesley, 1988. ISBN 0\-201\-07981\-X. .PP \*(EP, Edizione 5.1, disponibile con il codice sorgente \fIgawk\fP. La versione originale corrente di questo documento è disponibile online a: \fBhttps://www.gnu.org/software/gawk/manual\fP. .PP La documentazione di \fBgettext\fP GNU è disponibile online a: \fBhttps://www.gnu.org/software/gettext\fP. .SH ESEMPI .nf Stampa ed ordina i nomi di login di tutti gli utenti: \fB BEGIN { FS = ":" } { print $1 | "sort" }\fP Conta le righe di un file: \fB { nlines++ } END { print nlines }\fP Aggiunge il numero di riga all'inizio di ogni riga del file: \fB { print FNR, $0 }\fP Concatena e aggiunge numerazione (variazione sul tema): \fB { print NR, $0 }\fP Esegui un comando esterno per alcune linee di dati: \fB tail \-f access_log | awk '/myhome.html/ { system("nmap " $1 ">> logdir/myhome.html") }'\fP .fi .SH RICONOSCIMENTI Brian Kernighan ha fornito valida assistenza durante il test e la correzione degli errori. Lo ringraziamo. .SH "COPYING PERMISSIONS" Copyright \(co 1989, 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2007, 2009, 2010, 2011, 2012, 2013, 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, Free Software Foundation, Inc. .PP È permesso stampare e distribuire copie letterali di questa pagina di manuale, a patto che il copyright e questa nota di autorizzazione siano conservate e presenti in ogni copia. .ig Permission is granted to process this file through troff and print the results, provided the printed document carries copying permission notice identical to this one except for the removal of this paragraph (this paragraph not being relevant to the printed manual page). .. .PP È permesso copiare e distribuire versioni modificate di questa pagina del manuale, sotto le condizioni poste per la copia letterale, a patto che l'intero lavoro derivato sia distribuito secondo permessi di stampa identici a questi. .PP È permesso copiare e distribuire traduzioni di questa pagina dimanuale in un'altra lingua, sotto le condizioni poste sopra per leversioni modificate, salvo che quest'informazione suipermessi di copia e ristampa deve essere espressa in una traduzioneapprovata dalla Free Software Foundation. .SH TRADUZIONE La traduzione italiana di questa pagina di manuale è stata creata da Giuseppe Guerrini , Antonio Giovanni Colombo e Marco Curreli . Questa traduzione è documentazione libera; leggere la .UR https://www.gnu.org/licenses/gpl-3.0.html GNU General Public License Versione 3 .UE o successiva per le condizioni di copyright. Non ci assumiamo alcuna responsabilità. Per segnalare errori nella traduzione di questa pagina di manuale inviare un messaggio a .MT pluto-ildp@lists.pluto.it .ME .